Finanziaria 2005: prime analisi sul testo governativo.
di Carlo Giacobini da Handy Lex del 2/12/2004
Il 29 settembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la prima stesura della Legge Finanziaria per il 2005. Il testo dovrà ora seguire il consueto iter parlamentare, con probabili, e per quanto ci riguarda auspicabili, emendamenti alla proposta governativa.
Relativamente alle persone con disabilità vanno
segnalate le novità predisposte dal Governo che riguardano
direttamente le provvidenze economiche e cioè le pensioni, le
indennità e gli assegni riservati agli invalidi civili, ai ciechi
civili e ai sordomuti.
Le attribuzioni e le risorse di queste
Commissioni di verifica sono state ulteriormente potenziate
dall’articolo 42 della Legge 326/2003: le Commissioni possono quindi
esercitare il controllo di merito, oltre che formale, anche sugli
accertamenti che riguardano l’handicap (Legge 104/1992) e disabilità
(Legge 68/1999 sul diritto al lavoro dei disabili).
Sin qui lo stato attuale. Con l’articolo 21 del
testo proposto dal Governo, lo Stato cede all’INPS, l’Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale, tutte le competenze residuate,
cioè l’attività di verifica ora riservate al Ministero dell’economia.
Nella sostanza il Governo anziché trasferire queste competenze alle
Regioni, perfezionando un percorso con una logica federalista e di
decentramento, preferisce cedere le competenze ad un soggetto privato. Con questa manovra l’INPS allarga ancora, e notevolmente, il suo potere in materia assistenziale.
È verosimile inoltre che le Commissioni di
verifica, svuotate di queste competenze, vengano soppresse. Se questo
è vero, dovranno essere trasferite all’INPS anche le funzioni di
controllo sulle certificazioni di handicap (L. 104/1992) e di
disabilità (L. 68/1999). E veniamo alle risorse economiche: se ne parla all’articolo 20. Il Governo prevede che la nuova gestione comporterà per l’INPS maggiori oneri (non in termini di maggiori provvidenze ai disabili, ma lo sottolineiamo - nella gestione delle relative pratiche). Per il 2004 sono previsti 1236 milioni di euro e per l’anno successivo 827 milioni. L’importo previsto per il 2004 appare inspiegabile, visto che la nuova gestione non è ancora assunta e se lo sarà decorrerà da fine anno. Insomma ha il sapore di un finanziamento all’INPS per una sua ristrutturazione o per colmare spese (?) già sostenute dall’Istituto. Non è un caso che questi maggiori oneri trovino copertura non già con un nuovo finanziamento specifico dello Stato, ma autorizzando l’INPS a utilizzare stanziamenti che già ha avuto ma che risultano non spesi. Vediamo quali sono i più interessanti e inquietanti.
L’INPS può utilizzare, fra l’altro, i soldi
risparmiati nell’applicazione di due norme che interessano
direttamente le persone disagiate o con disabilità. Teniamo a ripetere che quello sin qui delineato è lo scenario derivante dal testo approvato dal Governo, ma che non è detto rimanga il medesimo dopo l’approvazione definitiva della Finanziaria.
Carlo Giacobini |