Finanziaria 2005. Ormai è fatta.

 da Tuttoscuola del lunedì 20 dicembre 2004

 

Dopo che il Senato ha approvato con voto di fiducia il testo con maxiemendamento della legge Finanziaria 2005, la norma si può ormai considerare definitiva, anche per la parte che riguarda l’istruzione, anche se manca il voto definitivo della Camera.

Scomparsa definitivamente la previsione di testi scolastici on line che aveva provocato la dura reazione degli editori, scongiurata l’intenzione di ridurre di oltre 14 mila posti gli organici dei docenti (grazie anche alla minaccia di dimissioni del ministro Moratti), viene invece prevista la riduzione degli stanziamenti per le supplenze e programmato il rientro su posto comune, nell’arco di un biennio, di 14.200 docenti specialisti di lingua straniera nella scuola primaria.

Non vi è nemmeno traccia del congelamento degli scatti di anzianità (peraltro mai inserita nel testo del disegno di legge) o del blocco del turn over per la scuola.

A dir la verità non c’è nemmeno la previsione, sperata e attesa dai precari della scuola, di avvio del piano pluriennale di immissione in ruolo previsto dalla legge 143/2004 di questa estate.

È rimasta la disposizione che conferma gli attuali organici del personale del comparto scuola; un’affermazione in parte contraddetta dal programmato rientro su posto comune dei docenti specialisti di lingua straniera nella scuola primaria.

 

Il rebus dei docenti specialisti

A proposito di questo rientro di specialisti su posto comune che sta ancora preoccupando le organizzazioni sindacali, c’è da osservare che il recupero di questi posti poteva anche trovare una giustificazione se fosse stato deciso che il taglio doveva andare di pari passo con la specifica formazione di altri docenti già in servizio: una forma di compensazione per mantenere intatto il livello di offerta dell’insegnamento della lingua inglese o comunitaria.

Ma questa parallelismo purtroppo non è possibile rinvenirlo nel maxi emendamento che al comma 133 testualmente dispone: "Al fine di realizzare quanto previsto dal presente comma, la cui applicazione deve garantire il recupero all’insegnamento su posto comune di non meno di 7100 unità per ciascuno degli anni scolastici 2005-2006 e 2006-2007, sono attivati corsi di formazione in servizio, nell’ambito delle annuali iniziative di formazione del personale docente... Il Ministero della istruzione...adotta ogni idonea iniziativa per assicurare il conseguimento del predetto obiettivo". La riduzione dei previsti 14.200 posti di specialista sembra poco probabile, perché la stessa legge finanziaria non prevede stanziamenti appositi per la formazione di docenti specializzati in lingua straniera, accontentandosi delle risorse (insufficienti) già stanziate per l’aggiornamento annuo del personale.

Senza risorse finanziarie apposite non vi può essere formazione di specializzati; senza specializzati non vi può essere rientro degli specialisti. Poiché la previsione di quei 14.200 posti non può essere virtuale (senza contare che attualmente gli specialisti - circa 13 mila - sono meno di quelli che dovrebbero rientrare), in quanto il risparmio di spesa è destinato a concorrere alla copertura finanziaria delle riduzione delle tasse o a finanziare, probabilmente, il fondo ordinario delle Università, ne deriva che l’organico della scuola elementare dovrebbe subire la contrazione dei posti pattuita con il Ministero della economia. "Se non è zuppa, è pan bagnato".