Rilievi critici alla circolare del ministero che conferisce autonomia agli istituti.

Ai sindacati non piace la nuova pagella.

 di Massimo Bevilacqua da La Gazzetta del Sud dell'8/12/2004

 

ROMA – Il nuovo sistema di valutazione degli alunni sancito nella circolare diffusa dal ministero dell'Istruzione (che pur indicando dei parametri lascia autonomia ai singoli istituti) lascia perplessi i sindacati che temono un grande caos nelle scuole e persino il degrado del sistema scolastico.

Particolarmente negativo il giudizio della Gilda secondo la quale le scuole italiane entreranno «nel caos delle certificazioni scolastiche». «Viene allo scoperto – afferma il coordinatore nazionale Alessandro Ameli – un altro tassello della Riforma che non ha certo lo scopo dichiarato di valorizzare l'autonomia delle scuole». Secondo Ameli evidentemente «gli obiettivi perseguiti e non dichiarati sono altri». «Il più evidente – sostiene – è che il provvedimento ministeriale toglie ogni forma di valore oggettivo e riconoscibile alle certificazioni delle scuole. In breve, i titoli rilasciati da ogni singola scuola, autonomamente elaborati, non potendo essere più comparabili fra loro, non saranno semplicemente più riconosciuti e accettati. Si sta percorrendo rapidamente – avverte – la strada dell'abbandono del valore legale del titolo di studio.

Scettico anche il segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna. «Tanti strumenti che si sommano disorientano il lavoro degli insegnanti con il rischio di distoglierli dalla centralità della loro professione: il lavoro fatto in classe con i ragazzi» spiega il sindacalista ricordando che a gennaio (a quadrimestre quasi concluso) dovrebbero essere pronte le nuove “pagelle”, la valutazione dei ragazzi dovrà basarsi su nuovi parametri e cioè una scheda personale di valutazione dell'alunno, il portfolio delle competenze individuali alle quali si aggiungeranno anche le schede dell'Invalsi. Secondo la Cgil scuola il ministro dell'Istruzione «scarica sulle scuole responsabilità che non sono di sua pertinenza», «aumenta inopinatamente i carichi di lavoro del personale docente con la predisposizione e la compilazione di una quantità enorme di documenti (scheda, portfolio, attestato, certificazione...) e del personale Ata con la duplicazione degli stessi».

La Cisl scuola, confermando le riserve già espresse, esprime un giudizio negativo su gran parte dei contenuti della circolare sulla valutazione degli alunni. «Contiene – afferma il segretario generale,Francesco Scrima – numerosi elementi di dubbia efficacia in considerazione della presenza di tanti nodi tuttora molto problematici». Sono del tutto assenti modelli omogenei atti ad assicurare una certificazione garante del carattere nazionale del sistema di valutazione degli alunni. In nome di una presunta difesa dell'autonomia organizzativa della scuola – conclude Scrima – si scarica su di essa la pesante riproduzione dei modelli di schede adottati con la relativa attribuzione degli oneri dei costi».