Scuola, le superiori "anticipano" la Regione

 

Molti istituti inizieranno prima del 20 per restare nei tempi.

Entro il 25 agosto tutte le immissioni in ruolo

  

di Raffaella Ianuale Venerdì 20 Agosto 2004

 

Le date decise dalla Regione non soddisfano i presidi. Un anno scolastico che poco si adegua alle esigenze degli istituti superiori. Ecco che numerose scuole di tutta la provincia chiedono di anticipare l'avvio delle lezioni. Il problema non è tanto a settembre, quanto a giugno. La conclusione delle lezioni il 16 giugno, così come deliberato dall'assessore regionale alle Politiche per la cultura e l'identità veneta Ermanno Serrajotto, comprometterebbe il regolare svolgimento degli scrutini di fine anno e dell'esame di Stato per chi frequenta la quinta superiore.
E siccome è la legge nazionale che consente ai dirigenti scolastici, per esigenze di organizzazione didattica, di modificare il calendario regionale, in molti ne stanno approfittando. L'importante è che i giorni di lezione, per l'anno 2004-2005, siano in totale duecento. La Regione ha stabilito l'inizio d'anno scolastico per il primo settembre, ma l'avvio delle lezioni per il 20 settembre. Vacanze estive lunghe dunque per gli studenti. In compenso a giugno le aule si chiuderanno solamente il 16, troppo a ridosso dell'esame di Stato. A livello nazionale si è infatti stabilito che la prima prova scritta in tutta Italia deve svolgersi il 22 giugno. In questo modo i presidi non hanno il tempo necessario per fare gli scrutini e per organizzare l'esame.

Le date decise dalla Regione, in linea di massima, soddisfano invece le scuole primarie. Anzi, considerato che qui la riforma del ministro Letizia Moratti quest'anno sarà a regime, gli istituti hanno bisogno a settembre di più tempo possibile per aggiornare i propri docenti.

«Il calendario scolastico è competenza della Regione e non nostra - spiega Carmela Palumbo, la nuova direttrice regionale della scuola - ci pare comunque di cogliere in tutte le province venete la tendenza dei dirigenti scolastici delle scuole superiori ad anticipare la data di inizio delle lezioni rispetto al 20 settembre. Una decisione legata alla necessità di concludere l'anno con qualche giorno d'anticipo per meglio gestire l'esame di Stato».

Ma quello che più sta a cuore alla direttrice è che sono salve le immissioni in ruolo dei docenti della terza fascia. «Una soluzione trovata in zona Cesarini - commenta Palumbo - ma che ci consente di concludere le immissioni in ruolo, anche dalle graduatorie di terza fascia, entro il 25 agosto». Dal ministero, su pressione degli uffici decentrati, è infatti arrivata una deroga che consente la pubblicazione parziale delle graduatorie di terza fascia, quelle finite nell'occhio del ciclone per le infinità di errori che contenevano. «Pubblichiamo corrette solo una parte delle graduatorie - spiega Daniela Bartoletti, direttrice del Csa di Venezia - in modo da poter procedere con l'assegnazione dei contratti a tempo indeterminato». Per le immissioni in ruolo i docenti sono convocati in Riva di Biasio il 24 agosto, alle 14.30, per la scuola dell'infanzia e primaria e il 25 agosto, alle 9.30, per la scuola secondaria di secondo grado. Ma se è salva la vicenda dei posti di ruolo, rimane sempre aperta quella dei circa tremila precari. Gli uffici continueranno a ripulire dagli errori le graduatorie fino a metà settembre. Se tutto va bene le supplenze annuali verranno assegnate verso fine mese, privando così i precari dello stipendio di settembre e mettendo a rischio il regolare avvio d'anno. Ma i sindacati si dicono ugualmente soddisfatti. «Una soluzione di mediazione che tutela i lavoratori - commenta Giovanni Giordano segretario provinciale dello Snals - come sindacati abbiamo fatto la nostra parte per ottenere la deroga dal ministero e consentire le immissioni in ruolo».