In ritardo graduatorie e assunzioni.
Mancano 100mila supplenti e 15mila di ruolo.
Moratti: "A settembre saremo pronti"
Scuola, in cattedra sale il caos
dai precari già ventimila ricorsi
di Mario Reggio, 20 agosto 2004
ROMA - Ci risiamo. Con l'avvicinarsi del nuovo
anno scolastico scoppia il caos per l'assegnazione delle 100 mila
supplenze annuali e l'assunzione di 15 mila persone, tra insegnanti e
non docenti. Anzi, quest'anno, la situazione sembra più ingarbugliata
rispetto al passato.
Negli ex provveditorati provinciali il personale, richiamato di gran
fretta dalle ferie, si sta dannando sui punteggi delle graduatorie
provvisorie, ma in molte città non faranno in tempo a rispettare il
termine ultimo del 25 agosto per l'assegnazione delle cattedre.
Situazione tragica a Palermo, ma pesante anche a Bari, Roma, Bologna e
Torino. Senza parlare dei 20 mila ricorsi che sono già stati
presentati. Puntuale come accade da tre anni a questa parte, arriva il
messaggio rassicurante del ministro Letizia Moratti: "Vorrei
tranquillizzare studenti, insegnanti e genitori, anche quest'anno
nonostante alcune criticità dovute al travagliato iter della legge che
ha innovato il sistema dei punteggi, garantiamo il regolare inizio
delle lezioni in tutte le scuole d'Italia".
Il ministro lo chiama "travagliato iter", qualcun altro l'ha definito
un vero pasticcio. Il decreto sui nuovi punteggi è stato approvato,
dopo essere stato modificato per tre volte, solo il 27 luglio scorso.
Da quel momento è iniziata la corsa contro il tempo. Il termine ultimo
per la stesura delle graduatorie definitive è il 25 agosto. In molte
città sono state rese pubbliche uno o due giorni fa, in altre non sono
ancora pronte. Dal giorno della pubblicazione i precari hanno tempo 5
giorni per presentare i ricorsi. Scaduto il termine gli ex
provveditorati dovranno esaminarli, controllare l'esattezza dei
punteggi e ripubblicare quelle definitive. Nelle città dove si supera
il termine previsto saranno le scuole, entro il 31 agosto, a scegliere
i supplenti in base alle liste provinciali.
Per le assunzioni in ruolo la situazione è ancora più paradossale: se
la nomina definitiva arriva dal 26 agosto in poi, l'insegnante entra
in ruolo e prende lo stipendio, ma dal settembre 2005. Nell'attesa si
arrangia.
Ma i guai non finiscono qui. Una volta stilate le graduatorie
definitive i docenti possono presentare ricorso al Tar. Così migliaia
di cattedre verranno assegnate in via provvisoria e aggiornate durante
l'anno scolastico, la piaga di sempre. E come se non bastasse il Tar
del Lazio esaminerà il 25 agosto i ricorsi presentati dai sindacati
della scuola e da numerose associazioni contro la legge approvata il
27 luglio. Il punto più contestato è la retroattività dei punteggi
che, tra l'altro, raddoppiano la valutazione di chi ha insegnato nelle
scuole oltre i 600 metri di altitudine, in carcere o nelle isole
minori.
"A sentire i precari ed i funzionari dei provveditorati - commenta il
segretario della Cgil Enrico Panini - non sembra che le cose in tutte
le province siano come le dipinge il ministro Moratti. La tensione si
taglia con il coltello: a Torino ci sono stati errori nel sistema
informatico, a Bari le nomine sono state fatte sulle vecchie
graduatorie. Sarebbe bastato spostare di qualche giorno la scadenza
per evitare il caos, salvaguardando la serenità e la trasparenza".