LE PROMOZIONI FACILI: SOLDI A CERTE PARITARIE

IN CAMBIO DI PAGELLE COMPIACENTI

  da ScuolaOggi del 6/8/2004

 

La corsa al diploma facile comincia ben prima dell'esame di Stato. Se ne sono accorti anche al liceo classico Berchet di Milano dove (ma pare che il fenomeno sia di fatto generalizzato in particolare nei licei classici) a primavera si registrava una strana emorragia di studenti: ragazze e ragazzi che si ritiravano dalla scuola, per poi presentarsi a giugno a sostenere gli esami di idoneità alla classe successiva appena abbandonata. Ottenuta la promozione si ripresentavano al Berchet per continuare gli studi, evitando però gli insegnanti della classe dell'anno appena concluso.

Il dirigente scolastico del Berchet Innocente Pessina ha capito l'imbroglio: "Questi ragazzi - racconta - riuscivano a ottenere la promozione in scuole paritarie con 7 e 8 in materie che da noi raccoglievano solo 3 e 4. Bastava pagare".

Un pagamento subdolo, ma formalmente regolare: "La scuola paritaria - continua a raccontare il professor Pessina - per iscrivere lo studente all'esame di idoneità chiedeva il pagamento di sei mesi di retta, insomma qualche migliaio di euro. Un bell'introito economico per la scuola, una bella pagella in tasca dello studente. Se queste non sono promozioni a pagamento, non saprei come chiamarle altrimenti". Una fenomeno che il dirigente scolastico sta cercando di combattere.

Così ha fatto votare in collegio un criterio sulla formazione della classi in base al quale uno studente di questo tipo può tornare ad iscriversi, ma nella stessa classe abbandonata. Ossia con gli stessi insegnanti che con ogni probabilità l'avrebbero bocciato se non avesse fatto ricorso alla scuola paritaria. Pare che l'inghippo stia avendo successo: questa estate nessuno degli studenti che si sono ritirati prima di maggio si sono ripresentati per chiedere di continuare gli studi al Berchet.

E dove, allora? La catena delle promozioni facile non è ancora interrotta: continua da qualche altra parte.

Per questo Innocente Pessina ha già in programma un incontro con i colleghi dei classici milanesi per cercare una linea comune per battere questo fenomeno.