Scuola, il mercato delle cattedre

 Il bivio dei precari: meglio uno stipendio lungo,

ma la sveglia all'alba, o una scuola in città?

 

di Francesca Longo  Il Gazzettino di giovedì  27 Agosto 2004

 

Il Ministro Moratti ha detto che quest'anno è tutto regolare ed evidentemente lo è, anche se chi per la prima volta incappa nelle nomine delle maestre di asili e elementari assegnate ieri al liceo Grigoletti rimane piuttosto interdetto dalla "normalità" della scena. E a quanto pare oggi si replica con le scuole medie inferiori e superiori. Sembra di essere al "mercato" o in un ex ufficio di collocamento del meridione.

L'aula magna del liceo è invasa sin dalle otto e mezzo del mattino da 300, 400 insegnanti, in buona parte donne. Alcune si portano appresso i figlioletti, altre hanno mandato in avanscoperta con tanto di delega marito o amici, altre attendono pazientemente il loro turno depennando via via le possibilità residue. Nei giorni scorsi sono stati affidati i ruoli (una "fortunata" ha battuto il record locale dei vent'anni di supplenze), ora tocca ai precari. Dal tavolo di presidenza si leggono le disponibilità, poi via via si affrontano le graduatorie.

L'insegnante precario accetta o meno. Se invece della materna chiede le elementari o viceversa si ricomincia da capo fino ad assegnazione del suo posto. Sembra di essere a un riffa, una lotteria, in una sala bingo, non in un posto dove si decide chi, per un anno, si farà carico della crescita culturale e psicologica di tanti ragazzini, nella delicatissima età tra i tre e i dieci anni. Deve essere la "nuova scuola", quella che in termini pratici si riduce a un out out sconvolgente: se vuoi un posto di lavoro scegli se preferisci alzarti alle cinque del mattino e arrivare a Travesio - ti verrà pagata anche l'estate - o se vuoi insegnare dodici ore a settimana a Prata e dodici a Pordenone, ma in tal caso col 30 giugno devi attendere un anno per vederti riconosciuto lo stipendio estivo. Oppure, se non ti va bene nulla - perchè quelle 24 ore alla settimana a 1100 euro al mese, cui generosamente abbineranno ore gratuite tra consigli di classe, d'istituto, ricevimento ecc. - non ti resta che attendere le supplenze, che fanno punteggio, ma sono il massimo del precariato.

I dati? Per quel che riguarda le scuole materne i posti con paga estiva (fino al 31/8) sono 20, 6 quelli al 30/6, più due posti da insegnante di sostegno (uno con scadenza agosto, uno giugno), più 17 di sostegno vari (a giugno) e 17 part time. Per le elementari si offrono 62 posti con paga ad agosto 2005, 23 solo a giugno, 28 di lingua straniera, 37 part time e 14 di sostegno a paga piena, 37 a inizio estate. Complessivamente poco più di 250 su circa 400 richiedenti.

L'amara saga finisce nel primo pomeriggio, continuerà oggi. Ma del fatto che si tratti di gente che ha studiato per far studiare non si fa menzione. E' proprio così normale che la cultura non valga più nulla?