DOPO la FGU-Gilda degli Insegnanti anche la Flc-CGIL conferma la mobilitazione dei lavoratori della scuola dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 21.1.2014 Dopo il secondo tentativo di conciliazione avvenuto il giorno 20 gennaio 2014, anche la Flc-CGIL ha preso atto che mancano ancora le condizioni per una rapida conclusione della vertenza su scatti e posizioni economiche del personale ATA. La FGU-Gilda degli Insegnanti aveva già formalizzato lo stato di agitazione e la mobilitazione dei lavoratori della scuola in data 13 gennaio 2014 per spingere il governo alla rapida soluzione della vertenza sul riconoscimento degli scatti del 2012 e delle posizioni del personale ATA. Il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 gennaio, di cui non è ancora stata data pubblicazione formale in G.U., ha solo risolto in parte le urgenze relative alle incredibili trattenute che il MEF intendeva fare sulle buste paghe dei docenti in mancanza dell’accordo sugli scatti del 2012-13. La copertura finanziaria appare ancora incerta. Di fronte a 120 milioni di euro disponibili, derivati dalle economie derivanti dalla “riforma Gelmini” mancano ancora più di 250 milioni di euro per garantire il riconoscimento degli scatti del 2012 e per affrontare in parte la situazione del 2013. Il Governo, colpevolmente, non ha trovato alcuna risorsa aggiuntiva ed è pertanto necessario e urgente che sia posto in essere l’atto di indirizzo interministeriale che consente l’apertura in sede ARAN della contrattazione per l’eventuale utilizzazione di fondi del Monte dell’Offerta Formativa (che ricordiamo sono soldi contrattuali dei lavoratori della scuola) per risolvere almeno la questione scatti del 2012 e delle posizioni economiche de personale ATA come era stato previsto da uno specifico provvedimento interministeriale del 2010. La FGU-Gilda degli Insegnanti invita quindi il Governo e la Ministra Carrozza a farsi interpreti delle rivendicazioni espresse in maniera unitaria dalle OO.SS. e ad aprire subito la contrattazione in sede ARAN. Se ciò non avvenisse si rischia addirittura di perdere i 120 milioni di euro già stanziati e di attivare procedure inaccettabili di restituzione degli scatti non contrattualizzati. Intanto, in attesa delle decisioni del governo le scuole, non hanno certezza dei fondi da utilizzare in sede di contrattazione di istituto e i lavoratori della scuola rischiano di lavorare gratuitamente per garantire la progettualità didattica che caratterizza l’offerta formativa. Per questo la FGU-Gilda degli Insegnanti mantiene lo stato di agitazione e mobilitazione della categoria che potrà portare in assenza di soluzioni allo sciopero generale dei lavoratori della scuola.
Gilda degli insegnanti, |