Chiamata diretta docenti: Confermata la nostra battaglia: il reclutamento dei docenti è riserva di legge statale dall'Ufficio stampa della Gilda degli Insegnanti, 25.4.2013
"La
Consulta ci dà ragione: l´assunzione diretta dei docenti è
incostituzionale". "Il personale scolastico - scrivono i giudici nella sentenza - è alle dipendenze dello Stato e non delle singole Regioni. Ne consegue che ogni intervento normativo finalizzato a dettare regole per il reclutamento dei docenti non può che provenire dallo Stato, nel rispetto della competenza legislativa esclusiva di cui all´articolo 117". Secondo la Corte Costituzionale, "la valorizzazione dell´autonomia non può spingersi fino al punto di consentire ai singoli istituti scolastici di scegliere il proprio personale docente con concorsi locali". Pollice verso della Consulta anche in merito anche al fatto che la legge lombarda limita la possibilità di assunzione del personale docente, scelto nell´ambito delle graduatorie provinciali ad esaurimento, ai soli incarichi annuali, "avendo come obiettivo quello di favorire la continuità didattica; anche il personale docente assunto con contratto a tempo determinato fa ugualmente parte del pubblico impiego". Dalla Corte Costituzionale arriva, dunque, una stroncatura netta: "La previsione della possibilità di reclutare docenti con modalità stabilite da una legge regionale - affermano i giudici - è in evidente contrasto con quanto sancito dall´articolo 117 della Costituzione". "Questa sentenza - commenta Di Meglio - conferma la validità della battaglia condotta dalla Gilda contro una norma che, interpretando arbitrariamente il principio dell´autonomia scolastica, ha cercato di scavalcare la legge fondamentale dello Stato italiano".
Roma, 25 aprile 2013
Ufficio stampa
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