Invalsi, rilevazioni nelle scuole il 9-10-11-16 maggio Ma non è sciolto il nodo sulle conseguenze dalla Gilda degli Insegnanti, 13.4.2012
L´Invalsi ha incontrato
ieri, 12 aprile, i rappresentanti sindacali per comunicare le
proprie linee di intervento sulle
rilevazioni che si terranno il 9 e
11 per la primaria; il
10 per le secondaria di primo grado; il
16 maggio per la secondaria di II
grado. a) rafforzare l´ utilizzo da parte delle scuole di queste prove; b) supportare le scuole in questo processo; c) informare statisticamente sulla posizione relativa di ogni scuola, rispetto ai risultati; d) fornire suggerimenti di lettura dei risultati; e) collaborare con le scuole nell´ elaborazione delle prove.
1) Il decreto sulla semplificazione ha considerato le rilevazioni Invalsi come attività ordinaria d´istituto.
2) Il 26 ottobre 2011
il Governo italiano aveva inviato all´ Europa una lettera di intenti
come dimostrazione del proprio impegno ad emanare misure "serie" per
arginare la crisi di credibilità finanziaria del nostro Paese. Tra
le decisioni operative compariva questa: a. Promozione e
valorizzazione del capitale umano L´accountability delle singole
scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove INVALSI), definendo
per l´anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per
quelle con risultati insoddisfacenti; 3) L´ autonomia prevede forme di valutazione sia interna che esterna. La legge istitutiva dell´autonomia (capo IV art.21, comma 9) assegna alle scuole la valutazione interna mentre il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, art. 10, comma 1, introduce le modalità della verifica esterna. Quindi la sovrapposizione delle due forme valutazione come avverrebbe nel momento in cui si affidasse ai docenti somministrazione e correzione delle prove INVALSI non appare corretta per il principio che il controllato non può essere anche il controllore e quindi per il conflitto di competenza in re ipsa. Senza tralasciare il fatto che la semplice tabulazione incide sul principio di autonomia professionale dei docenti che sarebbero obbligati a considerare valide risposte che essi non condividono. Queste e altre osservazioni sindacali non hanno potuto trovare risposta nei vertici dell´ Istituto nazionale di rilevazione che si è collocato fuori da ogni uso politico dei dati.
Roma, 13 aprile 2012
Gilda degli insegnanti
|