Sistema nazionale di valutazione, presentata la bozza dello schema di regolamento
Poteri inappellabili all´Invalsi che sembrano
non utili dalla Gilda degli Insegnanti, 4.8.2012 Nel corso dell´incontro al Miur del 2 agosto è stata presentata alle OO.SS. dalla direttrice dr. Stellacci la bozza dello "Schema di regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione", che definisce il Sistema nazionale di valutazione (SNV) e opera all´interno della direttiva (per gli obiettivi da perseguire) che sarà emanata dal ministro.
Il coordinamento istituzionale del sistema è affidato all´Invalsi
(Invalsi, Indire, Ispettori) e serve a definire i protocolli
valutativi e i programmi delle visite alle scuole. La FGU-Gilda ha apprezzato che l´amministrazione abbia presentato il Regolamento alle OOSS, ma si è riservata di fornire gli adeguati rilievi dopo aver letto attentamente il testo. In linea generale si osserva che il testo non presenta obiettivi e finalità sanzionatorie né un sistema di premialità, ma si rimane fortemente critici rispetto alle scelte politiche in tema di valutazione fatte dal Governo. In particolare per la parte tecnica preoccupa il meccanismo che rischia di diventare un ulteriore aggravio di lavoro burocratico per chi insegna (compilare tante carte per giustificare il processo), togliendo tempo e spazio all´attività professionale principale degli insegnanti: cioè insegnare, appunto.
Preoccupa, sempre ad una prima impressione, il ruolo dell´Invalsi,
le cui prerogative sono ampliate notevolmente. L´art. 3 del
regolamento affidata infatti all´Invalsi i poteri di proporre i
protocolli di valutazione e i programmi delle visite alle
istituzioni scolastiche da parte dei costituendi "nuclei di
valutazione", di definire gli indicatori di efficacia e di
efficienza per identificare le scuole in crisi e gli indicatori per
la valutazione dei dirigenti e di redigere un rapporto periodico sul
sistema scolastico e formativo. Dunque, poteri inappellabili all´Invalsi che sembrano non utili ad un effettivo miglioramento dell´offerta formativa (es. mancano tutti gli indicatori di efficacia e efficienza, mancano i parametri sui quali si valutano le scuole), ma funzionali ad un irrigidimento e ad una conformistico adeguamento a criteri e modelli definiti da un organismo tecnico e non politico. Sul tema ci riserviamo comunque un´analisi più approfondita, non senza continuare a rilevare che si ritiene impossibile l´attuazione del sistema nazionale di valutazione a costo zero, cioè senza risorse.
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