Spending review: a pagare sono sempre i docenti

Il provvedimento appena licenziato in maniera definitiva dalla Camera
riconferma tutte le norme che penalizzano l“istruzione e i docenti

 dall'Ufficio stampa della Gilda degli Insegnanti, 7.8.2012

Nonostante siano stati reintrodotti i fondi per l“universitą e la ricerca, la spending review riconferma tutte le norme che penalizzano l“istruzione e i docenti".

Pollice verso della Gilda degli Insegnanti sul provvedimento appena licenziato in maniera definitiva dalla Camera.

Il sindacato guidato da Rino Di Meglio ribadisce il suo giudizio negativo gią espresso subito dopo l“emanazione del decreto.Secondo il coordinatore nazionale la riduzione della spesa colpisce sempre i docenti: "Gli insegnanti inidonei vengono trasferiti obbligatoriamente al ruolo di Ata e quelli in esubero utilizzati per le supplenze senza rispettarne la classe di concorso. Inoltre - aggiunge Di Meglio - ai precari č negato il diritto al pagamento delle ferie non godute, il contingente estero subisce un notevole taglio e aumenta il carico di lavoro a causa dell“introduzione del registro elettronico".

Inascoltate, dunque, le richieste avanzate dalla Gilda che aveva proposto al Parlamento di modificare la parte del decreto relativa ai docenti gią tartassati dai tagli degli anni precedenti (oltre il 5,5% sul totale della spesa per l“istruzione, corrispondente a circa 130.000 posti).

"La Fgu non si arrende - conclude Di Meglio - e continuerą a battersi per difendere la scuola pubblica statale e per valorizzare la funzione docente".

 

Ufficio stampa
della Gilda degli Insegnanti