Di fronte agli ulteriori tagli della scuola dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 5.7.2011 Appare sconcertante la posizione dell’ANP circa la manovra economica varata dal governo che vede fortemente pregiudicata la governance delle scuole con la pesante perdita di autonomia delle istituzioni scolastiche e con la scomparsa di moltissimi semiesoneri per i vicepresidi. Sembra che la principale rivendicazione dell’associazione dei dirigenti sia quella di farsi aumentare lo stipendio e difendere le pensioni della categoria. Siamo sicuri che la maggior parte dei dirigenti sia invece preoccupata per gli effetti devastanti che avranno le norme di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche sulla qualità dell’insegnamento e dell’offerta formativa. Crediamo sarebbe meglio uscire da posizioni ipercorporative e cercare invece di creare un fronte unitario per bloccare e modificare gli iniqui provvedimenti che colpiscono tutti i lavoratori della scuola. Riportiamo la dichiarazione di G.Rambado, presidente della Federdirigenti Funzione Pubblica e dell’ANP: COMUNICATO STAMPA
ROMA, 1 LUGLIO 2011
RESTA INVECE DEL TUTTO INACCETTABILE LA REITERAZIONE DEL BLOCCO DEI TRATTAMENTI PREVIDENZIALI CHE ARRIVA ORMAI A COLPIRE LA GRANDE MASSA DELLE PENSIONI DEL PUBBLICO IMPIEGO, COME SE FOSSERO PENSIONI D’ORO. PERMANGONO INFINE FORTI AMBIGUITA’ E CONSEGUENTI PERPLESSITA’ RELATIVAMENTE ALLE MISURE DI RIDUZIONI DEL NUMERO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI AUTONOMI CHE IN QUALSIASI CASO COMPORTERA’ UN AGGRAVIO DELLE RESPONSABILITA’ E DEI CARICHI DI LAVORO PER DIRIGENTI E DIRETTORI AMMINISTRATIVI DELLE SCUOLE, SENZA ALCUNA FORMA DI COMPENSAZIONE ECONOMICA PER GLI INTERESSATI.
Gilda degli Insegnanti
di Venezia |