Pensioni, basta sacrifici.
Toni duri quelli della Gilda contro i primi dalla Gilda degli Insegnanti, 2.12.2011 "Ancora e soltanto sacrifici sulle spalle dei comuni cittadini e nessun intervento concreto per eliminare gli sprechi e i privilegi della casta". La Gilda degli Insegnanti usa toni duri contro i primi provvedimenti sulle pensioni annunciati dal governo Monti. La Gilda punta l´indice contro alcuni dipendenti pubblici "che cumulano stipendi e incarichi con retribuzioni superiori a quelli della regina Elisabetta. Uno scandalo e un´offesa nei confronti di milioni di lavoratori italiani". Riferendosi, poi, al settore istruzione, il coordinatore nazionale Rino Di Meglio lancia l´allarme sul futuro che si profila nella scuola italiana, con "una generazione di ‘nonni insegnanti´ e un esercito di giovani disoccupati. La classe docente italiana - afferma Di Meglio - è già una delle più vecchie nel panorama mondiale e il fatto che, con l´innalzamento dell´età pensionabile, nei prossimi anni ci saranno sempre più ultra 65enni in cattedra, rappresenta un motivo di forte preoccupazione". Secondo la Gilda degli Insegnanti, "bisognerebbe assegnare il personale docente anziano ad altre funzioni. Oltre a creare problemi nel rapporto fra alunni e insegnanti, l´allungamento dell´età pensionabile rischia di condannare le nuove generazioni a una condizione di disoccupazione e precariato molto prolungata, privando i giovani della possibilità di progettare il loro futuro".
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