Mobilità 2011-2012, Resoconto dell'incontro al Miur dalla Gilda degli Insegnanti, 16.11.2010 Anche quest´anno i trasferimenti e i passaggi di cattedra e di ruolo saranno disposti applicando le regole sulle classi di concorso pre-riforma. Lo hanno reso noto i rappresentanti dell´amministrazione scolastica a margine di un incontro che si è tenuto stamattina a viale Trastevere, nell´ambito della contrattazione per il rinnovo del contratto annuale sui trasferimenti e i passaggi. L´iter di approvazione del decreto sulle nuove classi di concorso, infatti, è ancora agli inizi. A breve dovrebbe arrivare il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, ma poi bisognerà procedere con l´acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge. E quindi non si farà in tempo ad approvarlo per le operazioni di mobilità. La contrattazione, invece, dovrà procedere a marce forzate, perché, da quest´anno, il contratto annuale, prima di diventare operativo, necessiterà del placet della Funzione pubblica. E questo ulteriore passaggio allungherà i tempi di almeno un mese. Nell´incontro odierno le parti hanno passato in rassegna la bozza di accordo preparata dall´amministrazione ed hanno convenuto di approfondire le questioni riguardanti le precedenze, alla luce delle modifiche apportate alla legge 104/92 dal Collegato lavoro (legge 183/2001). Nel corso della discussione la nostra delegazione ha evidenziato la necessità di aggiornare anche la normativa sui rimedi contrattuali, previsti per impugnare i trasferimenti e i passaggi illegittimi. In particolare, i rappresentanti della Gilda hanno richiamato l´attenzione del tavolo negoziale sul fatto che il tentativo di conciliazione non è più obbligatorio. E quindi è necessario aggiornare le disposizioni, ponendo in chiaro la possibilità di adire il giudice senza attendere l´esito della eventuale domanda di conciliazione, ormai facoltativa. L´amministrazione ha riferito, inoltre, che sarebbe allo studio l´ipotesi di costituire organici d´istituto volti a far confluire gli organici delle singole scuole, costituenti l´istituzione scolastica, in un unico organico. Fatte salve le distinzioni dei diversi ordini di scuola eventualmente presenti e, se del caso, le specificità degli ordinamenti. Per esempio, evitando di collocare in un organico unico un istituto tecnico con un liceo. Si tratta, peraltro, di mere ipotesi che non potranno realizzarsi se non saranno preventivamente risolti i problemi tecnico-informatici connessi alla costituzione dei nuovi organici che necessiterebbero anche di nuovi codici. Le parti hanno anche affrontato la questione degli insegnanti specialisti di lingua straniera nelle scuole primarie, ai quali il sistema informativo del Miur preclude la possibilità di essere riassorbiti sulla cattedra di lingua, che dovesse rendersi disponibile in sede di mobilità, qualora siano stati ricollocati sul posto comune in caso di insorgenza di situazioni di soprannumerarietà. E´ attualmente allo studio un´ ipotesi di inserimento nel contratto di un´apposita clausola, che consenta tale possibilità anche a questo tipo di personale.
Infine sono state affrontate alcune
questioni, più puntuali, come per esempio, la procedura da adottare
in caso di contrasto tra il contratto integrativo nazionale e i
contratti delle province autonome, che prevalgono rispetto alla
fonte negoziale nazionale.
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