La ministra e Gelsomino dalla Gilda degli insegnanti di Vicenza, 12.9.2009 Il 14 ed il 15 settembre la GILDA effettuerà un sit in di protesta in Piazza S. Marco a Roma. Non possiamo sopportare la situazione di pesante peggioramento dell’istruzione pubblica provocata dalle iniziative del governo, né la prospettiva che l’anno prossimo le cose peggiorino ulteriormente. La Ministra Gelmini si contraddistingue perché, a differenza dei suoi predecessori, subisce senza fare una piega i tagli decisi dal Ministro Tremonti. I ministri del passato arrivavano a minacciare le dimissioni, lei invece cerca di convincere tutti che con meno risorse la scuola migliorerà. Per ora ci credono in pochi. Ieri ha dichiarato che il tempo pieno alle elementari è aumentato. Prendiamo Gelsomino, allievo di prima elementare a tempo pieno che arriva a scuola il primo giorno di lezione. Si ritroverà in una classe più numerosa della prima dell’anno scorso e ad accoglierlo, all’ingresso, invece delle due maestre che prima avrebbero accudito in compresenza lui e altri 25 bambini, ne avrà una sola che dovrà seguirne, se è sfortunato, fino a 31. Se poi due suoi compagni si mettono a litigare perché uno ha preso la matita dell’altro, la maestra deve interrompere la lezione perché non c’è nessun altro ad aiutarla.
Bel modo di aumentare il tempo pieno. Con questi tagli il governo ha creato, solo nel Veneto, 830 nuovi disoccupati. Proprio un bell’intervento per affrontare il momento di crisi economica ed occupazionale che stiamo attraversando! Per di più questi protestano, salgono sui tetti delle scuole… Come si fa a convincere l’opinione pubblica che tutto va bene? Interviene il Ministro Sacconi. Niente paura, ci penso io, daremo loro il sussidio di disoccupazione! Bella novità, i precari sono abituati da anni a prendere la disoccupazione nei mesi in cui non hanno la supplenza, è uno dei pochissimi istituti di tutela che ancora funzionano in questo paese. Allora, per dimostrare che qualcosa fanno, interviene la Regione: al 60% dello stipendio assicurato dalla disoccupazione aggiungo qualcosa, quanto ancora non è dato sapere. Il precario però in cambio mi deve fare un bel progetto per l’orientamento. Siamo alla farsa. Prima si licenzia la gente lasciando scoperto Gelsomino, poi si impiegano i precari in progetti di dubbia utilità, inventati al momento, mentre di loro ci sarebbe estremo bisogno in classe. La GILDA chiede che innanzitutto vengano assunti in ruolo gli insegnanti necessari a garantire un numero massimo di alunni per classe di 25, nel rispetto delle norme sulla sicurezza. Se poi proprio avanzassero insegnanti (ma ne dubito) la GILDA ha proposto che anziché licenziare gli insegnanti più giovani (come fa il governo) vengano prepensionati, a domanda, quelli a cui mancano meno di 3 anni alla pensione. Altrimenti l’età media degli insegnanti, che già oggi supera i 50 anni, continuerà ad aumentare.
Francesco Bortolotto
Gilda degli Insegnanti di Venezia
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