Scuole del 1° ciclo: un pessimo inizio
d'anno. Famiglie e istituzioni devono sapere che questa non è scuola dalla Gilda degli insegnanti di Venezia 8.10.2009 La Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia esprime viva preoccupazione per l'inizio dell'anno scolastico nelle scuole del 1° ciclo dell'istruzione. L'avvio dell'a.s. 2009-10 è stato di gran lunga il peggiore dell'ultimo decennio. La riduzione degli organici, la riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore, il sovraffollamento delle aule (fuori ogni limite di legge e al di là di ogni buon senso), la tardività delle nomine dei supplenti rischiano di portare al collasso le scuole veneziane dell'infanzia, elementari e medie. In particolare la quasi totale assenza di ore a disposizione sta paralizzando l'attività didattica delle scuole. E' infatti sufficiente l'assenza di un insegnante per impedire il normale svolgimento delle lezioni. Se fino all'anno scorso i docenti ammalati (e, non si dimentichi, penalizzati in solido dal Decreto “Brunetta”) venivano sostituiti da altri colleghi in servizio con ore a disposizione da quest'anno gli alunni vengono necessariamente divisi nelle altre classi. E considerato l'alto numero di alunni per classi si arriva ad avere gruppi classe con 30 ed oltre ragazzi, spesso di età diverse, numerosi dei quali stranieri, alcuni disabili, altri più semplicemente piccoli grandi bulli nostrani, che si spostano con sedie e libri in mano per i corridoi alla ricerca di una classe ospitante. Con il risultato che risulta impossibile un regolare svolgimento delle lezioni sia per le classi senza insegnante sia per quelle ospitanti i gruppi di alunni. In questi momenti la scuola si riduce ad una semplice azione di sorveglianza sui minori, certamente necessaria ma indubbiamente “altra” rispetto all'azione didattica e formativa cui è chiamata. Più che scuola si tratta di kinderheim, vero e proprio babysitteraggio in attesa del liberatorio suono della campanella. E la prospettiva sarà peggiore con l'arrivo delle epidemie influenzali stagionali. Le soluzioni praticata dai DS (suddivisione degli alunni nelle altre classi anche oltre i 30 individui, richiesta di lavoro straordinario, sdoppiamento dei 2 insegnanti nel caso la classe vi sia l'insegnante di sostegno spostamento dei docenti della disciplina in altra classe ed affido della classe al solo insegnante di sostegno) oltre che scorretta dal punto di vista sindacale risulta del tutto inefficace sul piano del funzionamento didattico della scuola. La situazione si è ulteriormente appesantita dopo la mancata nomina di insegnanti per coprire l'ora alternativa all'insegnamento dell'IRC. Nè sembra vi sia per quest'anno possibilità di farlo come ammette lo stesso Direttore dell'USP Martino La Gilda degli insegnanti di Venezia denuncia tale situazione conseguenza delle pseudoriforme che hanno colpito il 1° Ciclo dell'istruzione, della riduzione del personale e della scarsa attenzione alle emergenze didattiche educative della scuola. Invita i colleghi a segnalare alle famiglie lo stato delle cose, ricorda che in ogni caso non sarà più possibile organizzare tutte quelle attività che fino all'anno scorso connotavano l'identità delle singole scuole: personalizzazione dell'insegnamento, attività di recupero e approfondimento, corsi di integrazione degli alunni stranieri, uscite didattiche, attività integrative. Alla faccia del rigore, dell'efficienza e dell'innalzamento dei livelli qualitativi della scuola proclamati dal ministro Gelmini.
9 ottobre 2009
Gilda degli
Insegnanti
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