Riforma
della scuola Secondaria di secondo grado.
Evitare operazioni precipitose e
avventate
Più
saggio rinviare al prossimo anno l'avvio della riforma
I tempi per l’attuazione tecnica e amministrativa non sono
sufficienti
dalla Gilda degli insegnanti di Venezia
3.11.2009
Di
fronte alla possibilità di una strumentale accelerazione dei
processi di riforma della secondaria superiore GILDA-FGU della
provincia di Venezia esprime le seguenti critiche e osservazioni.
-
Appare illusorio iniziare l’attuazione della riforma a
partire dal prossimo anno scolastico di fronte agli
oggettivi ritardi nella definizione
di parti fondamentali e integranti dei decreti e dei regolamenti
previsti (utilizzo delle quote di flessibilità, introduzione di
ulteriori opzioni di concerto con gli enti locali e le parti
sociali, revisione delle classi di concorso, ecc.).
-
E’ evidente che in tale contesto tutte le procedure relative
all’orienta-mento verso la scuola superiore non possono essere
rese operative se non dopo la definizione dei
regolamenti attuativi e le
conseguenti deliberazioni degli organi collegiali dei singoli
istituti scolastici.
-
Si continua a tacere che se la riforma diventasse operativa
formalmente a partire dalla classe prima della secondaria
superiore si prevede in ogni caso la
riduzione generalizzata
delle ore nei tecnici professionali in tutte le classi a 32 ore
con esclusione dell’ultima classe. Così pure sono
previste riduzioni orarie nei licei che hanno attivato da anni
sperimentazioni che prevedevano un orario superiore
all’impostazione tradizionale (vedi potenziamento delle lingue,
piano nazionale dell’informatica, sperimentazioni di storia
dell’arte, ecc...
Ciò significa che la
riforma, invece di prevedere maggiori risorse finanziarie e una
adeguata valorizzazione del capitale umano, si basa solo su una
drastica riduzione dell’organico e delle risorse finanziarie
delle scuole. Si tratta inoltre di una
unilaterale modificazione del patto formativo sottoscritto da
scuole e famiglie all’atto dell’iscrizione negli anni
precedenti, patto che prevedeva un determinato assetto formativo
degli istituti prescelti e un determinato numero di ore e di
discipline con scansione settimanale.
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La riduzione degli organici (che potrebbe toccare
più di 15.000 cattedre nei prossimi due
anni con il passaggio immediato a regime della
riduzione oraria) tocca non solo il precariato, ma anche molti
docenti di ruolo. Per evitare il collasso delle scuole e degli
organici la
Gilda degli insegnanti ha
proposto l’attuazione dell’organico funzionale di istituto
come quota aggiuntiva di organico incardinata alla scuola in cui
far rientrare i docenti perdenti posto, senza che dal MIUR
venissero risposte a tale richiesta.
-
Manca ancora una chiara definizione degli assetti relativi
agli istituti
professionali a fronte della richiesta di alcune regioni
di rafforzare le possibilità per esse di
certificare diplomi regionali triennali o quadriennali,
mentre lo Stato avrebbe il compito di certificare le competenze
in uscita al quinto anno. In tale contesto i professionali
rischiano di implodere scaricando parte dell’utenza sui tecnici
e snaturando la distinzione funzionale che dovrebbe intercorrere
tra istruzione tecnica e professionale.
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Mancano informazioni certe circa corsi di riconversione,
riqualificazione, eventuali possibilità di mobilità
intercompartimentale per il personale eccedente (si pensi ad
esempio alla situazione dei docenti di trattamento del testo).
Per tutto questo Gilda degli Insegnanti-FGU della provincia di
Venezia considera inopportuno dal punto di vista politico e degli
assetti formativi generali di sistema procedere in tempi così brevi
all’avvio della riforma. Gilda ritiene inoltre che i tempi per
l’attuazione tecnica e amministrativa della riforma a fronte della
scadenza delle preiscrizioni fissata alla fine di febbraio 2010
non siano assolutamente sufficienti
a dare garanzie di adeguata informazione alle scuole, alle famiglie
e ai docenti coinvolti.
La Gilda degli insegnanti di Venezia chiede pertanto che
l’attuazione della riforma sia spostata all’anno scolastico 2011-12
attivando nell’anno scolastico 2010-11 tutte le procedure e le
verifiche relative al suo funzionamento in un’ottica di
sperimentazione e di reversibilità.
Venezia, 3 novembre 2009
Gilda degli
Insegnanti – FGU
della Provincia di Venezia