Decreto Brunetta: dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 2.7.2009 “La nostra protesta ha ottenuto successo, ma la battaglia non si ferma e procederemo ancora con la linea dura”: così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, ha commentato il dietrofront del Governo sulla circolare Brunetta contenuto nel decreto salva-crisi presentato il 26 giugno e che riporta a 4 ore la fascia di reperibilità richiesta ai docenti assenti dal lavoro per motivi di malattia. La visita fiscale potrà arrivare solo nelle fasce 10-12 e 17-19. Cade pertanto l’obbligo di farsi trovare a casa fra le 8 e le 13 e fra le 14 e le 20. Contro quelli che più volte aveva definito “arresti domiciliari” per gli insegnanti, la Gilda era scesa in campo in maniera forte, presentando ricorsi con i quali si chiedeva al Governo di pagare ai docenti le ore extra di reperibilità passiva imposte dalla circolare del ministro Brunetta. “Prendiamo atto di questa vittoria – afferma Di Meglio – ma c’è ancora un fronte sul quale bisogna continuare a lottare e che riguarda quella che bolliamo come una ‘tassa sulla malattia’, e cioè la decurtazione in busta paga da applicare sulla malattia, già abolita per i dipendenti delle forze armate, della polizia e dei vigili del fuoco. Anche su questo versante – assicura il coordinatore nazionale della Gilda – non daremo tregua al Governo e procederemo per ottenere la dichiarazione di incostituzionalità di questa norma fortemente iniqua”.
Venezia, 2.7.2009 Gilda degli Insegnanti di Venezia
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