Brevi dal MIUR.
Ordinamento dei licei:
a cura di Antimo Di Geronimo,
Ieri, 3 Ottobre 2008,
presso il Ministero dell’Istruzione, si è tenuto un incontro tra i
vertici dell’Amministrazione scolastica e i rappresentanti delle
Organizzazioni Sindacali.
La nostra delegazione,
guidata dalla vicecoordinatrice nazionale Maria Domenica Di Patre,
ha ribadito in modo chiaro e forte la netta contrarietà della Gilda
degli Insegnanti alla politica scolastica del Governo, volta
unicamente a ridurre le risorse da destinare all’istruzione e non
certo al miglioramento della qualità della scuola pubblica. In particolare è stata ribadita l’intenzione di decurtare fortemente il numero dei docenti della Scuola dell’infanzia e primaria tramite l’introduzione del maestro unico sia all’Infanzia che alla Primaria. La Scuola dell’infanzia dovrebbe comunque mantenere l’assetto delle 40 ore settimanali. La Scuola primaria, invece, dovrebbe attestarsi su un orario di base di 24 ore settimanali, comprensive delle due ore di religione, al quale potrebbero essere affiancati altri modelli orari, complessivamente di 27, 30 e 40 ore, che sarebbero assegnati dall’Amministrazione previa presentazione di appositi progetti da parte delle Scuole. L’Amministrazione ha ribadito, inoltre, la obbligatorietà del riassorbimento dell’Inglese sul posto comune, previa formazione coatta del personale interessato. Tale formazione, negli Istituti comprensivi, potrebbe essere effettuata anche dai docenti di Scuola secondaria di primo grado. Non è ancora chiaro se le relative prestazioni saranno effettuate sotto forma di ore eccedenti o di altra categoria di lavoro supplementare. Nondimeno, stando a quanto riferito dal Capo dipartimento Cosentino, i docenti della Scuola Media non saranno obbligati ad effettuare questo genere di prestazione aggiuntiva. Nella Scuola secondaria di primo grado verrà introdotto il modello orario istituito dalla riforma Moratti. Conseguentemente l’impegno orario settimanale del gruppo “Lettere” (A043) verrà ridotto a nove ore, comprensivo della nuova materia denominata “Cittadinanza e Costituzione”. L’Inglese sarà insegnato per tre ore la settimana, mentre alla seconda lingua saranno destinate due ore. I rappresentanti del Ministero hanno affermato inoltre che, in caso di inclusione nelle classi di alunni extracomunitari, potrà essere possibile sostituire la seconda lingua con un corso di Italiano. La delegazione della Gilda ha esposto la propria contrarietà a questa ipotesi, atteso che l’ insegnamento di lingue straniere, in quanto infungibile, non è intercambiabile con questo tipo di disciplina, alla quale, evidentemente, andrebbero dedicati appositi interventi extracurriculari. Matematica e Scienze (A059) avrà un orario di sei ore, mentre all’Educazione tecnica (A033) saranno destinate due ore. A questo proposito l’Amministrazione ha partecipato alle Organizzazioni Sindacali la propria intenzione di valutare la possibilità di estendere l’orario dell’Educazione tecnica da due a tre ore. Tale ipotesi, peraltro, non esclude la possibilità di optare per l’allungamento dell’orario di Matematica e Scienze in luogo di quello di Educazione tecnica. L’orario di Educazione fisica, Educazione artistica ed Educazione musicale sarà fissato in due ore settimanali. Quanto al trattamento degli esuberi, i tecnici del Ministero hanno avanzato l’ipotesi di un utilizzo fungibile (mobilità professionale) dei docenti soprannumerari con particolare riguardo ai titoli posseduti. In riferimento ai Licei l’Amministrazione ha partecipato alle Organizzazioni Sindacali la propria intenzione di adottare il modello Moratti, rivisitato alla luce della nuova normativa sugli Istituti tecnici e tenendo nel debito conto la riduzione delle risorse economiche disposta dall’Esecutivo. Il quadro orario dei nuovi Licei dovrebbe essere compreso tra le 30 e le 32 ore settimanali. Viene confermato sostanzialmente solo l’impianto dell’attuale Liceo classico. Quanto al Liceo scientifico, l’Amministrazione sarebbe orientata a rendere opzionabile lo studio del Latino, che, a domanda delle famiglie, potrà essere sostituito da una seconda lingua straniera. Il Liceo linguistico, invece, oltre allo studio delle lingue comunitarie, potrà prevedere anche lo studio di altre lingue straniere (per esempio il cinese o l’arabo). A questo proposito la nostra delegazione ha fatto presente che l’attuale ordinamento non prevede classi di concorso alternative alle lingue comunitarie e che, qualora l’Amministrazione adottasse questa opzione, agli esuberi relativi ai tagli si aggiungerebbero quelli derivanti dalla sostituzione dei docenti di lingua straniera comunitaria con altri insegnanti in possesso dei titoli per le lingue extracomunitarie. Titoli tutti da definire perché l’ordinamento scolastico non prevede abilitazioni di questa tipologia. Le nuove disposizioni prevederebbero anche l’istituzione/costituzione di un Liceo delle scienze umane nel quale dovrebbero confluire tutte le attuali articolazioni dell’istruzione pedagogica-magistrale. Infine, novità assoluta, dovrebbe essere istituito e costituito il Liceo musicale e coreutico. Il condizionale è d’obbligo perché, come fatto rilevare dalla nostra delegazione, l’Amministrazione non ha consegnato alle Organizzazioni sindacali alcun documento, limitandosi a partecipare meri intendimenti verbali. Nondimeno la nostra delegazione, nel ribadire la netta contrarietà alle scelte relative alla opzionalizzazione del Latino e delle lingue comunitarie, ha fatto rilevare la necessità di garantire nei Licei musicali e coreutici oltre che il gruppo di discipline comuni a tutti i tipi di Liceo, anche e soprattutto la tipicità dei processi didattici e apprenditivi delle discipline musicali e coreutiche, che presuppongono nella maggior parte dei casi lezioni individuali. A tal proposito la nostra delegazione ha chiesto all’Amministrazione di conoscere i metodi, i criteri, i quadri orari e le classi di concorso che il Ministero intende adottare e istituire per garantire pari dignità a questo tipo di studi, nonché la qualità dei livelli di prestazione. L’Amministrazione si è limitata a fare riferimento alla possibilità di stipulare convenzioni con i Conservatori, al fine di sopperire in via transitoria alla impossibilità da parte dell’Amministrazione scolastica di garantire i nuovi insegnamenti. Al termine della riunione la delegazione della Gilda, nel ribadire l’assoluta incondivisibilità di una politica di tagli che arrecherà gravissimi danni alla qualità dell’offerta formativa, ha protestato contro la mancata presentazione di documenti scritti da parte dell’Amministrazione, auspicando che nei prossimi incontri le Organizzazioni sindacali possano essere messe in condizione di valutare concretamente bozze di provvedimenti anziché meri enunciati verbali.
Roma, 4 ottobre 2008 La delegazione trattante
Maria D. Di Patre |