COMUNICATO STAMPA.
Rinnovi contrattuali 2008-2009: dalla C.G.U. Confederazione GILDA-UNAMS, 14.7.2008 Incontro all’Aran oggi sul rinnovo del biennio economico 2008-2009. Da un lato, a nome del Governo, il Presidente dell’Aran e lo staff direttivo, dall’altra le Confederazioni rappresentative e le Organizzazioni sindacali di comparto. Il presidente Massimo Massella Ducci Teri in apertura di riunione ha illustrato i contenuti del mandato affidatogli dal Governo in ordine all’avvio di un confronto contrattuale per il rinnovo del biennio economico 2008-2009. In sintesi il Presidente ha fatto una ricognizione sulle cifre disponibili alcune già stanziate altre indicate nel Decreto legge 112/08, ancora in fase di conversione, che coprirebbero, a detta dello Presidente, l’inflazione programmata definita in 1,7 e 1,5 % per un totale del 3,2 sul biennio di riferimento. Unanime è stato il dissenso delle Confederazioni presenti che hanno respinto ogni ipotesi di possibile accordo su percentuali così basse. Dello stesso avviso la delegazione CGU che ha posto in evidenza come le proposte del Governo appaiono ben lontane dalle dinamiche contrattuali definite dalla legislazione vigente poiché ignorano le poste contrattuali da riempire che, oltre gli aumenti tabellari, prevedono il riallineamento dei tassi di inflazione programmata dei precedenti contratti all’inflazione reale, ed una copertura dello 0,5% della produttività. D’altro canto risulta pressoché impossibile ricostruire le basi di calcolo sulle quali il Governo “ha inventato” le percentuali di inflazione programmata che la CGU ha definito piuttosto una “petizione dello spirito” certamente non un dato attendibile su cui costruire un confronto contrattuale. Da qui la dichiarata disponibilità a portare avanti il confronto su basi economiche radicalmente diverse, più vicine alle esigenze reali dei pubblici dipendenti e alla necessità di incrementare retribuzioni falcidiate da una inflazione reale che viaggia intorno al 4%. Un confronto ad avviso della CGU che non può non investire altre situazioni a cominciare dai bienni 2006-2007 non ancora chiusi, fino ai tagli drammatici imposti alla scuola (150.000 unità di personale in meno nel triennio) e alle risorse per la contrattazione integrativa.
Appare certamente singolare, nel panorama di
modifiche legislative in atto, ove trovano spazi rilevanti ipotesi
di valutazione dei dipendenti con introduzione di criteri premiali,
che nella proposta dello stesso governo al tavolo di trattativa con
il sindacato questi stessi principi/priorità non siano sostenuti con
risorse economiche certe e finalizzate.
Ufficio stampa CGU |