Recupero debiti:
la Gilda degli insegnanti chiede
l’intervento del Ministro Fioroni.

dall'Ufficio stampa della Gilda degli Insegnanti, 24/1/2008

 

L’autonomia, sbandierata dai suoi sostenitori come panacea per tutti i mali del sistema dell’istruzione, continua invece a gettare nella confusione la scuola italiana e a creare ulteriori problemi. Ultima dimostrazione: il recupero dei debiti previsto dall’ordinanza ministeriale numero 92 e di cui, in questi giorni, i collegi dei docenti stanno deliberando le modalità di attuazione. A sostenerlo è la Gilda degli Insegnanti che denuncia gli inevitabili disagi e malcontenti che sorgeranno tra i docenti e i conflitti tra una scuola e l’altra.

“Il rimando di questo delicatissimo tema all’autonomia – afferma la Gilda - non mostra solo la complessità e farraginosità di tutto il sistema, ma rende chiara anche la totale impossibilità di evitare scontenti e disagi a docenti e studenti. Ecco perché la nostra associazione aveva chiesto da subito il ritiro del provvedimento”.

Sottolineando che i dirigenti possono soltanto proporre, ma che l’ultima parola spetta sempre ai collegi, sovrani nel deliberare, la Gilda evidenzia, però, che “orientamenti ministeriali e dei dirigenti locali cercano di indirizzare le scelte, vanificando così l’autonomia decisionale”.

“Inoltre – aggiunge l’associazione - le diverse soluzioni (recuperi a luglio, ad agosto o a settembre) che saranno adottate creeranno scontenti tra alunni e famiglie e conflitti tra una scuola e l’altra. E ciò accentuerà il disagio già fortissimo nelle nostre scuole”.

Da qui, la richiesta della Gilda al ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, di intervenire per sanare la confusione che si è generata, assumendosi chiaramente la responsabilità di una scelta comune e centralizzata per questi corsi di recupero. “Fioroni – conclude la Gilda – deve tenere conto dei tempi distesi necessari per uno studio serio senza determinare irregolarità nei periodi di ferie”.


L'Ufficio stampa
della Gilda degli Insegnanti

 

Roma, 24 gennaio 2008