CONTRATTI NAZIONALI SMANTELLATI
PASSAGGIO AI CONTRATTI TRIENNALI 
MORTE AL SINDACALISMO AUTONOMO.

dalla C.G.U. Confederazione GILDA-UNAMS, 20.2.2008

 

Con questi obiettivi CGIL, CISL e UIL hanno elaborato una bozza sulle linee di riforma della struttura della contrattazione per il tavolo di confronto con CONFINDUSTRIA e che pubblichiamo.

Hanno costruito un progetto con cui intendono ridurre in modo sostanziale il peso del contratto nazionale che si limiterà a segnare indicatori generali per tutti i contratti sia sul piano normativo sia sul piano economico.

Tutti i contratti diventeranno triennali  con l’abbandono dei bienni economici.

Si lasciano ampi margini alla contrattazione di secondo livello con la possibilità di derogare “in peius” sia sulle norme (flessibilità) sia sulle questioni salariali, (incrementi legati solo alla produttività).

Questo incredibile disegno di CGIL,CISL, UIL, altro non è se non  un progetto di balcanizzazione contrattuale che delocalizza le responsabilità delle scelte, che apre le porte alle gabbie salariali, che toglie tutele di equità e di giustizia sociale nel mondo del lavoro, che rende impossibile la difesa dei  lavoratori.

Anche dove vengono individuati i nodi veri dell’attuale obsoleta struttura della contrattazione come l’inflazione programmata (da loro inventata nel 1993) le proposte avanzate appartengono al mondo della burla, il nuovo indicatore nazionale per i contratti si chiamerà  infatti “inflazione realisticamente prevedibile”.

Sono le scelte di un sindacalismo di apparato che lascia i propri dirigenti e i propri iscritti nelle mani delle controparti senza più garanzie e tutele contrattuali nazionali.

Il progetto è ancora più devastante nella sua pretesa di razionalizzazione delle contrattazioni con una drastica riduzione dei contratti  anche nel pubblico impiego.

Si vogliono evidentemente realizzare grandi accorpamenti per masse impiegatizie disomogenee, cancellando ogni salvaguardia dello specifico professionale, con conseguente mortificazione economica e normativa per tutti, come già avviene nella scuola.

A chiudere il cerchio nell’accordo si pretende di superare gli attuali vincoli di legge alle norme sulla rappresentanza sindacale che dovrebbero essere affidate alla contrattazione, cioè a loro stessi e all’ARAN.

E’ un progetto che si prefigge di chiudere ogni opportunità di pluralismo sindacale dai tavoli di contrattazione, cancellando, come stanno già tentando di fare da qualche mese, “manu militari”, le rappresentanze sindacali autonome e fuori dal coro come la nostra. 

Il Segretario Generale

Prof. Alessandro Ameli

Bozza riforma struttura contrattazione.