Gelmini dietro
front.
dal coordinatore della Gilda degli insegnanti di Venezia,
Oggi il MIUR ha comunicato importanti decisioni: il rinvio della riforma della scuola superiore, la salvaguardia del tempo pieno e dell'opzionalità del modello delle 24 ore nella scuola elementare, la garanzia delle 40 ore con l'assegnazione di 2 insegnanti nella scuola dell'infanzia, la possibilità di scegliere tra 29, 30 e 36 ore nella scuola media. Si tratta di una vittoria parziale ma molto importante di tutte le forze che hanno spinto in questa direzione. Prima tra tutte la Gilda degli insegnanti che ha spinto gli altri sindacati in una battaglia unitaria, dura e decisa verso ogni tentativo di demolire la scuola statale. Anche a costo di decisioni sofferte. Certo molto resta ancora da fare. Restano aperti problemi enormi: primi tra tutti la questione della subalternità del sistema scolastico italiano ad interessi di parte, la necessità di immettere in ruolo gli insegnanti precari, l'urgenza di riforme strutturali fondate sulla salvaguardia della qualità dell'offerta formativa della scuola, l'urgenza di una risposta di qualità ai nuovi bisogni che la società civile pone. Oggi il Governo ha dovuto prendere atto della grande protesta di tutta la scuola italiana che il 30 ottobre ha detto NO al tentativo di distruggere la scuola statale italiana in termini perentori e definitivi. Noi, della Gilda degli insegnati, come ai tempi del concorsaccio di Berlinguer, siamo stati protagonisti in questa battaglia. Ora, a testa alta, possiamo rivendicare una consistente parte di merito di tali cambiamenti. Ma l'opera è solo iniziata. Ora dobbiamo continuare l'opera.
Venezia, 12.12.2008
il coordinatore |