La Gilda ha inviato alla
dott. Carmela Palumbo, dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale
del Veneto, una pressante richiesta perchè venga risolto un grave
problema che riguarda le indicazioni operative emanate in materia di
supplenze.
Tali indicazioni riportano anche quest'anno una norma capestro che
l'anno scorso ha gettato nella disperazione tanti insegnanti e che
in alcune province (come Treviso, fortunatamente) non era nemmeno
stata applicata.
Si tratta della regolamentazione del
Completamento
d'orario
(che richiama l'art. 4 del Regolamento delle Supplenze). La norma
prevede che:
"Come già
evidenziato più sopra, ai sensi dell'art. 4 del DM 131/07, gli
aspiranti cui viene conferita, in caso di assenza di posti interi,
una supplenza ad orario non intero, hanno diritto al completamento
d'orario anche mediante frazionamento delle cattedre. Tali aspiranti
devono pertanto essere riconvocati, in caso di disponibilità
successive, solo qualora, come precisato dal citato articolo 4, la
scelta di un posto ad orario ridotto sia causata dall'assenza di
posti interi".
Questo significa che, specie per le classi di concorso che hanno
poche disponibilità (Musica, Ed. fisica, Ed artistica etc.), i primi
in graduatoria (che hanno magari 50 anni e più), fino
all'esaurimento di tutti i posti, dovranno per forza sceglierne uno
ad orario intero, magari lontanissimo da casa (con quel che comporta
in termini di tempo e soprattutto di benzina), mentre gli ultimi -a
cattedre intere esaurite- potranno beatamente scegliere lo spezzone
più vicino a casa e completare successivamente la cattedra con altre
ore disponibili presso le scuole. Il problema è presente ovunque, ma
particolarmente grave nelle province più estese e con territori
montani, o con aree poco popolate e con posti di lavoro situati in
piccoli centri lontani fra loro.
Perché i primi in graduatoria non possono scegliere lo spezzone e
poi completare?
Con queste disposizioni quello che si voleva evitare, cioè il
pullulare di contratti di lavoro, invece aumenta.
L'anno scorso, a fine settembre, visto che alcune province non ne
avevano tenuto conto, l'USRV aveva diramato una nota con cui si
derogava da questa assurda norma, ma solo per l'anno 2007/2008. Ma
ormai gran parte delle nomine erano state fatte
E' urgentissimo diramare la deroga anche quest'anno, prima delle
nomine.
La Gilda ha richiesto l'intervento immediato del Direttore dell'USR:
speriamo che la deroga quest'anno arrivi per tempo.