COMUNICATO CAPDI N 8 del 3 aprile 2007.
Dagli Obiettivi Specifici di Apprendimento (osa) dal presidente della Capdi, Flavio Cucco, 4/4/2007.
Il 15 marzo 2007 con la circolare n. 28 prot. 2613 “ Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006/2007”, a firma del direttore generale Mario Dutto, il Ministero della Pubblica Istruzione, ha ridisegnato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. E questo perché da quest’ anno scolastico va a regime l’attuazione del decreto legislativo ‘59/04 che prevede, riguardo agli esami conclusivi del primo ciclo, oltre alla valutazione degli apprendimenti, anche la certificazione delle competenze. Come base di riferimento della CM 28, viene indicata l’OM n. 90 del 2001, fatte salve le modifiche apportate da successiva normativa. Tra le indicazioni più importanti viene rivista l’ammissione agli esami, che non è più soggetta al giudizio di ammissione del Consiglio di classe e il criterio di validità dell’anno scolastico, fissato dal D. legislativo 59/04, che obbliga lo studente al raggiungimento dei due terzi della frequenza dell’orario annuale. Altre modifiche riguardano le discipline che fanno parte del curricolo obbligatorio, implementate dallo studio di una seconda lingua straniera e da una diversa strutturazione dell’area tecnologica, modifiche che incidono sulle prove d’esame, composte da tre prove scritte e da un colloquio pluridisciplinare .
Con la legge n. 1 dell’11 gennaio 2007 che detta
disposizioni sull’esame di Stato, è stata poi abrogata la norma che
affida all’INVALSI il compito di predisporre le prove per l’esame che
tornano in capo alle commissioni esaminatrici. Nell’ultima parte della circolare n° 28 “Certificazione delle competenze” il Ministero propone un modello sperimentale di certificazione delle competenze (vedi allegato) con l’invito di adozione da parte di tutte le Istituzioni scolastiche e con la possibilità per le stesse di opportuni adattamenti alle specifiche situazioni delle varie realtà locali (mentre il Dpr 275/99 parlava di modelli di certificazione delle conoscenze e delle competenze, uguali per tutti, adottati dal MPI ) Il Ministero prevede inoltre in questa fase di “sperimentazione “ per l’a.s. 2006/07, una serie di misure di accompagnamento, per aiutare le scuole in questa fase di elaborazione, tra le quali la predisposizione di specifici dossier informativi, la costituzione di un gruppo tecnico nazionale con compiti di analisi e valutazione delle proposte, la costituzione di gruppi regionali di raccordo delle esperienze e di consulenza, infine la raccolta di pratiche esemplari. Ricordiamo che il Ministero già a fine 2006, ha iniziato il lavoro di elaborazione delle nuove Indicazioni nazionali relative al primo ciclo e al biennio obbligatorio della scuola superiore istituendo due commissioni : - una (Decreto Dipartimentale n. 32 del 24.11.2006) relativa all'elaborazione di contributi per le linee guida per dare avvio con sperimentazioni al biennio obbligatorio della scuola superiore; - l'altra (Decreto Dipartimentale n. 7 del 22/01/2007) con il compito di elaborare contributi per un documento di impianto culturale su cui ridefinire le Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia, primaria e sec 1° grado. Questo documento dovrebbe costituire la base di un ampio processo di consultazione e concertazione, finalizzato alla definizione dei contenuti delle indicazioni, che verrà condotto dalla commissione e dal Ministero attraverso audizioni ed incontri con il mondo della cultura, le associazioni professionali e disciplinari, le organizzazioni sociali, le rappresentanze della scuola, di cui si intendono valorizzare le migliori ed innovative esperienze. Ora, gli insegnanti di educazione fisica nella prima parte del 2005 hanno avviato una fase di “proposizione “ con la finalità di studiare e definire il ruolo e gli obiettivi della disciplina nella scuola italiana . Con l’iniziativa nazionale “L’educazione fisica che vogliamo” la Capdi, la Confederazione delle Associazioni Provinciali degli insegnanti di educazione fisica, ha organizzato la riscrittura degli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) , chiamando alla riflessione e alla proposta gli insegnanti di educazione fisica d’Italia, con la predisposizione nel sito nazionale ( www.capdi.it ) di quattro aree tematiche, corrispondenti ai 4 ordini di scuola: Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado e Secondaria di 2° grado e invitando i colleghi a studiare e inviare idee e osservazioni sugli OSA ministeriali (visionabili nel sito Capdi). Successivamente alla Convention di Prato, di fine ottobre 2005, è cominciata la discussione e la riflessione sui materiali, da parte dei delegati provenienti da tutta Italia suddivisi nelle 4 aree individuate, e coordinati dai referenti d'area Il gruppo di lavoro di Prato ha terminato i lavori con la presentazione di due materiali: - Rilevazione di “ Osservazioni generali sintetiche sull'impostazione delle Indicazioni Nazionali “ della Riforma ( punti critici e omissioni ) - Comparazione delle conoscenze e delle abilità ( attraverso una scheda condivisa ) indicate negli OSA della Riforma, con le variazioni proposte e le motivazioni di tali variazioni. Si sono sviluppate e precisate meglio le connessioni tra conoscenze e abilità e viceversa, all'interno di ciascun grado di scuola ricercando la continuità degli Osa tra i vari ordini scolastici (dai 3 ai 19 anni). Questo lavoro di approfondimento e di continui aggiustamenti tra conoscenze-abilità e abilità-conoscenze ricondotte anche in continuità tra i gradi scolastici e viceversa ha permesso di riscrivere gli OSA anche per Ambiti di sviluppo (tutti insieme costituiscono l'Educazione Motoria, Fisica e Sportiva). Gli ambiti individuati per l'educazione motoria, fisica e sportiva sono 8: 1. conoscere il proprio corpo e le sue modificazioni 2. percezione sensoriale (vista tatto udito ritmo…) 3. coordinazione (schemi motori, equilibrio, orientamento spazio- tempo) 4. espressività corporea 5. gioco, gioco-sport e sport (aspetto relazionale e cognitivo) 6. sicurezza (prevenzione e primo soccorso) 7. salute e corretti stili di vita 8. ambiente naturale. L'organizzazione divisa per ambiti ha permesso anche una seconda lettura degli OSA denominati OSA verticali, perché focalizzano e visualizzano la progressione di sviluppo di ciascun curricolo verticale dai 3 ai 19 anni. A conclusione delle fasi di lavoro si è predisposto il “Poster degli Osa di educazione motoria e fisica” che evidenzia per ogni ambito le competenze da sviluppare dai 3 ai 19 anni, che stampato in 10.000 copie è stato distribuito ai colleghi d’Italia come strumento didattico. Per continuare la riflessione culturale si rende necessario ora definire gli standard di apprendimento, in linea e in coerenza con gli OSA della disciplina. Ci si ripropone di definire quali sono le competenze motorie essenziali, il “core elements” dell’educazione motoria, ciò che definiamo le competenze motorie fondamentali, i “saperi minimi” o di base. In questo modo avremo la possibilità di rendere uniforme e verificabile il raggiungimento delle competenze e iniziare così una attendibile certificazione delle competenze. Questi gli obiettivi dell’”Educazione fisica che vogliamo 2”, la proposta della Capdi che inizia i lavori nella Convention nazionale a Prato nei giorni 21 e 22 aprile 2007 in continuità con la prima fase. I risultati e i materiali di questo percorso culturale dell’ Educazione motoria, fisica e sportiva verranno messi a disposizione, oltre che agli insegnanti, al Ministero della Pubblica Istruzione perché si colgano le indicazioni e le innovazioni degli esperti “in campo” della disciplina: i docenti di educazione fisica.
Il presidente Flavio Cucco
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