Finanziaria inaccettabile sulla scuola:
Prodi la cambi, oppure sarà sciopero.

 dalla Gilda degli Insegnanti, 26 settembre 2006.

 

Oggi il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro della pubblica istruzione Beppe Fioroni hanno incontrato i sindacati della scuola.

Nel corso dell’incontro la Gilda degli insegnanti ha espresso tutta la sua preoccupazione per una legge Finanziaria, quella che venerdì prossimo andrà al consiglio dei ministri, che si annuncia pesantissima per la scuola, nonostante gli impegni elettorali dell’Unione. In base a una logica meramente ragionieristica, si vuole ridurre il numero di classi, tagliare gli organici degli insegnanti, ridurre drasticamente gli insegnanti di sostegno, eliminare le deroghe per la concessione dei docenti di sostengo agli alunni portatori di handicap, dimezzare gli scatti di anzianità, che rappresentano l'unica progressione di carriera per i docenti.
La giustificazione avanzata dal ministero dell'economia è che i docenti sono troppi rispetto agli altri paesi europei e che lavorerebbero meno degli altri. Ma si tratta di un luogo comune: in Italia i docenti insegnano in media 25 ore settimanali alle elementari, 24 alle medie, 18 alle superiori. La media di uno dei paesi di riferimento, ossia la Germania, è di 22 ore settimanali. Le ore però sono di 45 minuti.

Siamo davanti a una manovra insostenibile, inconciliabile con la tutela del diritto allo studio di migliaia di studenti.

La Gilda ha fatto presente a Prodi che non è più rinviabile l’apertura del contratto in mancanza del quale i docenti subiscono una riduzione di fatto delle retribuzioni dovuta all’inflazione.

E’ stato poi sollevato il problema dei precari e della necessità di un piano di assunzioni che, in tempi ragionevoli, consenta la riduzione del fenomeno che nella scuola ha assunto dimensioni inaccettabili.
Se la legge finanziaria che uscirà venerdì prossimo dal cdm confermerà i contenuti trapelati in questi giorni, la Gilda chiamerà gli insegnanti alla mobilitazione, con inevitabili scioperi.


Roma, 26 settembre 2006
 

Ufficio Stampa Gilda