“Indicazioni ed orientamenti
per iniziative motorie, fisiche e sportive
nelle scuole primarie e secondarie
di primo e secondo grado":
Osservazioni della Capdi.

dalla Capdi, 27/10/2006

 

Gentili Segretari Nazionali

 

    Enrico Panini FLC CGIL

    Francesco Scrima CISL SCUOLA

    Massimo Di Menna UIL SCUOLA

    Marco Paolo Nigi SNALS CONFSAL

 

    E per conoscenza

    Ministro Pubblica Istruzione

    on. Dott. Giuseppe Fioroni                                                      

 

                                              

 

A seguito della Vostra nota al Ministro della Pubblica Istruzione su “ Indicazioni ed orientamenti per iniziative motorie, fisiche e sportive nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado", con riferimento alla programmazione dei Giochi sportivi studenteschi e agli interventi nelle aree a rischio – A.s  2006/2007, “La Capdi & LSM – Confederazione delle Associazioni degli Insegnanti di Educazione fisica –   al fine di migliorare la conoscenza e l’ efficacia della disciplina, rivolta all’ utenza nazionale, vi invia le seguenti

 

 

                                                               OSSERVAZIONI:

 

1) I fondi

I fondi sono quelli della direttiva 33/06, stanziati dal precedente Ministro. Le finalità di utilizzo sono le stesse della direttiva 56 del 2005. La differenza (il 30% in meno) è dovuta ai processi di riduzione della spesa pubblica e pertanto le cifre realmente erogate nel decorso anno scolastico dovrebbero corrispondere a quelle rese disponibili in questo anno scolastico.

Ciò si evince dal confronto tra la citata direttiva e la precedente:

 

Direttiva 33/2006:

 “l’importo complessivo fino ad un massimo di 900.000 euro sarà utilizzato per iniziative, promosse a livello nazionale, dirette all’educazione motoria nella scuola primaria, all’educazione alla salute, anche mediante interventi di formazione e informazione per gli studenti, le loro famiglie e i docenti, volti soprattutto a prevenire  malattie e disagi che possono insorgere nell’età adolescenziale e giovanile, nonché comunicazioni e informazioni contro il pregiudizio nei comportamenti delle malattie mentali

 

La complessiva somma di euro 6.600.000, per il sostegno alla pratica motoria e presportiva nella scuola primaria e per le iniziative relative all’educazione alla salute, sarà assegnata sulla base dei progetti presentati dalle istituzioni scolastiche. 

 

Direttiva 56/2005

“l’importo complessivo fino ad un massimo di euro 1.255.000, sarà utilizzato per iniziative dirette all’educazione motoria nella scuola primaria, alla educazione alla salute, anche mediante interventi di informazione e formazione per studenti, le loro famiglie e i docenti volti soprattutto a prevenire malattie e disagi che possono insorgere nell’età adolescenziale e giovanile, nonché comunicazioni e informazioni contro il pregiudizio nei comportamenti delle malattie mentali”

 

“La complessiva somma di euro 8.745.000, per il sostegno alla pratica motoria e presportiva nella scuola primaria e per le iniziative relative all’educazione alla salute sarà assegnata sulla base dei progetti presentati dalle istituzioni scolastiche.

 

 

2) Il monitoraggio delle attività progettuali è stato sicuramente avviato nella precedente legislatura e comunque dovrebbe essere stato fatto a livello degli USR.

 

 

3) La procedura di assegnazione

la presunta “autoreferenzialità inerente l’assegnazione alla Conferenza Regionale dei  coordinatori di Educazione Fisica della potestà di selezionare i tre progetti finanziabili a livello provinciale” non emerge dal testo della circolare che recita: “I Direttori degli Uffici scolastici regionali, nell’assegnare il contributo finanziario, terranno conto dei criteri indicati dalla Conferenza regionale dei Coordinatori di educazione fisica e sportiva, che assicurerà il sostegno e la cooperazione per la migliore realizzazione delle azioni programmate a livello territoriale” e più oltre: “Spetterà al Direttore generale dell’USR, sentita la Conferenza regionale dei Coordinatori di educazione fisica e sportiva, determinare l’assegnazione delle risorse ed approvare definitivamente i progetti.”.

Per cui la conferenza regionale dei coordinatori di educazione fisica si limita a definire dei criteri e non ha la potestà di selezionare i progetti; inoltre ciò è coerente con la Nota MIUR del 27 settembre 2002 Prot. n. 2626/SEGR che introduce, per realizzare una sostanziale uniformità di iniziative e di interventi a livello regionale, l’utilizzo delle Conferenze regionali dei coordinatori di educazione fisica e definisce i compiti dei coordinatori di educazione fisica, così come emergono dalle precedenti cm emanate in proposito:

 

Ambito attinente a questioni di carattere generale:

I compiti relativi si concretizzano nella formulazione di proposte, pareri, consulenze al Direttore generale regionale, con riferimento al coordinamento e allo svolgimento delle attività motorie, ludiche e sportive sul territorio;

 

Ambito relativo alle attività curriculari:

Nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e della libertà di insegnamento, a titolo esemplificativo, rientrano in tali ambiti le problematiche concernenti l’assistenza tecnico-didattica alle istituzioni scolastiche, la consulenza sulle attività di aggiornamento, la collaborazione per la definizione dei piani di ripartizione dei fondi, le valutazioni tecniche in ordine a palestre, campi sportivi e campi scuola.

In relazione a quanto sopra assumono rilievo due attribuzioni che accompagnano l’accresciuta considerazione delle attività motorie in campo scolastico e che questo Ministero tende a privilegiare nei suoi più recenti orientamenti:

supporto alla scuola dell'infanzia e primaria nella programmazione,

elaborazione ed attuazione di progetti ed iniziative di educazione motoria;

promozione e potenziamento delle attività di avviamento alla pratica sportiva da realizzare sia a livello curricolare che extracurricolare.

 

Peraltro nella nota della DG per lo studente del decorso anno scolastico (Prot. n. 5568/A5 del 29 settembre 2005), il ruolo dei coordinatori e della conferenza regionale risultava ancora più importante  senza che questo venisse in alcun modo rilevato dalle OOSS:

“Spetterà poi alla Conferenza Regionale dei Coordinatori di Educazione Fisica e Sportiva, d’intesa con il Direttore Generale e con gli altri Soggetti coinvolti, definire l’assegnazione delle risorse ed approvare definitivamente i progetti.”

 

 

4) I progetti

Il finanziamento non è limitato soltanto a tre scuole per provincia, né tantomeno alla sola figura del consulente. Ciò infatti non corrisponde all’entità dei finanziamenti assegnati, che sarebbero certamente esorbitanti per le tre scuole per provincia per 100 ore annuali ciascuna.

Leggendo la circolare si deduce che i fondi sono da utilizzare anche per finanziare i progetti di cui al punto 1 della circolare e “per il sostegno, alle iniziative già in atto nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie volte a rafforzare il ruolo della cultura del sapere motorio, avviate nel decorso anno scolastico nell’ambito del piano per la valorizzazione e il potenziamento dell’educazione motoria fisica e sportiva”. Forse andava detto con maggiore chiarezza.

Rispetto all’anno scorso la novità è che si vuole sperimentare, per verificarne la ricaduta sull’insegnamento di educazione motoria, il supporto che un consulente in possesso di una specifica formazione può offrire ai docenti della scuola primaria.

Non si tratta di una assoluta novità, poiché molti enti locali e territoriali finanziano questa figura di supporto e il progetto Perseus del 1999 prevedeva il Sottoprogramma Hermes per la Consulenza nella scuola materna ed elementare: “l’inserimento nei Circoli Didattici di un consulente Educazione Motoria, Fisica e Sportiva mira a sostenere il coordinamento didattico, a fornire l’assistenza organizzativa alla programmazione delle attività ludiche e sportive, oltre che curriculari e a costituire un sostegno alla formazione degli insegnanti”…..” I Consulenti di Educazione Motoria sono: Docenti di Educazione Fisica con particolare professionalità ed esperienze o formati attraverso appositi corsi; Diplomati l.S.E.F. con esperienze o interesse per la scuola elementare, che abbiano svolto un anno di tirocinio volontario sotto il coordinamento di un consulente,  secondo procedure da definirsi. “ ….” L’attività del consulente  è regolata da un contratto d'opera ”.

Comunque anche nel precedente anno scolastico veniva proposta la collaborazione dei docenti di educazione fisica:

“Possono essere inseriti, se necessario, docenti e/o esperti con specifiche esperienze, professionalità e competenze in ordine alla progettazione, programmazione e realizzazione delle attività ludico-motorie e presportive nell’ambito della scuola Primaria (docenti in possesso della laurea in Scienze motorie o del diploma ISEF, docenti di educazione fisica in servizio all’interno dell’istituto comprensivo, docente di educazione fisica di altra scuola collegata in rete; laureati in Scienze motorie o diplomati ISEF operanti in associazioni sportive del territorio, o esperti a contratto presso le istituzioni scolastiche.” Non ricordiamo proteste delle OOSS a questo proposito.

 

5) ore di attività complementari di educazione fisica

La frase “valorizzazione e generalizzazione delle 6 ore di attività complementari di educazione fisica” non sembra riferirsi a modifiche contrattuali; il termine valorizzazione significa “dare più valore” cioè fare in modo che queste ore siano svolte al meglio, nelle migliori condizioni e con la più ampia ricaduta; il termine generalizzare non crediamo che voglia dire “lavoro coatto” ma che bisogna promuovere al massimo l’utilizzo di questa possibilità offerta ai docenti di educazione fisica ormai da tempo immemorabile.

 

6) le OOSS rilevano “che si preannunciano progetti sperimentali di attività motoria nelle scuole del primo ciclo delle città a rischio di devianza giovanile facendo espresso riferimento alle specifiche risorse del CCNL”. In realtà non dovrebbe trattarsi delle risorse del CCNL ma dei fondi della direttiva 33 (legge 440/1997):

 

“l’importo complessivo fino ad un massimo di 900.000 euro sarà utilizzato per iniziative, promosse a livello nazionale, dirette all’educazione motoria nella scuola primaria, all’educazione alla salute, anche mediante interventi di formazione e informazione per gli studenti, le loro famiglie e i docenti, volti soprattutto a prevenire  malattie e disagi che possono insorgere nell’età adolescenziale e giovanile, nonché comunicazioni e informazioni contro il pregiudizio nei comportamenti delle malattie mentali”.

 

L’equivoco nasce forse dal fatto che alla nota ministeriale è stato allegato il quadro delle aree a rischio contrattualizzate, come destinatarie di questi fondi.

 

Per quanto riguarda le indicazioni per i progetti sperimentali di attività motoria nelle scuole del primo ciclo delle città a rischio di devianza giovanile questa parte della circolare ripropone le iniziative già attuate nel decorso anno scolastico con le medesime modalità (cambia solo l’importo). Questi progetti furono presentati dal Ministro Moratti in una apposita conferenza stampa. Non abbiamo sottomano la  relativa documentazione ma il contenuto non dovrebbe essere molto dissimile. Non ci risulta che le OOSS abbiano allora fatto osservazioni in merito.

 

 

 

CONSIDERAZIONI

Riteniamo inusuale che una nota sindacale, a firma peraltro delle segreterie nazionali delle OOSS più rappresentative, contenga un tono così duro  e molte inesattezze (alcune osservazioni sembrano riferirsi ad altra circolare) riferenti spesso a scelte di precedenti amministrazioni quali ad esempio le quantificazione delle risorse finanziarie a disposizione o la possibilità di avvalersi, per la realizzazione dei progetti, di esperti esterni (diplomati ISEF e LSM) e collaborazioni di Federazioni, Associazioni sportive e  enti locali (tra l’altro proprio la nota del Ministero 2006 ha ridimensionato questo ambito di utilizzo), senza riflettere sul fatto che negli anni precedenti le stesse OOSS non avevano fatto alcun rilievo!

Cogliamo, così, con un po’ di stupore, questa nuova “attenzione" dei sindacati per l’ educazione motoria, fisica e sportiva, anche se tale interesse sembra più rivolto a tutelare  (peraltro legittimamente) la figura del docente della scuola primaria.

Vorremmo far notare, però,  alle OOSS che bisognerebbe pensare anche all’alunno e alla qualità dell’insegnamento che questo cittadino riceve nei 5 anni di frequenza nella scuola  primaria. Non è una novità se consideriamo che oramai sono poche o rare le scuole che non hanno attivato un  servizio di “supporto“ nelle ore di educazione motoria, prestato non sempre da diplomati Isef o LSM e spesso pagato proprio dagli stessi utenti (che così pagano due volte), e ripagano il pomeriggio altri servizi di avviamento alla pratica sportiva presso associazioni e società!

Di questa “ anomalia “ tutta italiana bisogna pur prendere atto e pensare a soluzioni concrete.

Invitiamo pertanto le OOSS ad organizzare un momento di discussione e approfondimento nazionale, assieme alle associazioni dei docenti di Educazione Fisica, sull’Educazione motoria nella scuola primaria, assieme alle forze politiche e al Governo-maggioranza Parlamentare, che ha inserito peraltro, nelle indicazioni programmatiche, il potenziamento dell’ educazione motoria nella scuola primaria con l’inserimento del diplomato ISEF e del laureato in SM.

Certi che ci stiamo impegnando tutti per il miglioramento dell’ offerta formativa rivolta ai nostri ragazzi e che potremo trovare insieme le migliori e più corrette soluzioni per la risoluzione di tali problematiche, vi porgiamo i più  sentiti saluti.

 

Il presidente CAPDI & LSM

Prof Flavio Cucco

presidente@capdi.it

 

 Venezia 27 ottobre 2006