World Teachers'Day 2006.

Convegno: “Scuola e famiglia: ruoli e responsabilità”

GILDA SURPRISE

 di Roberto Baretton, dalla Gilda degli Insegnanti, 5 ottobre 2006.

 

Una “Giornata mondiale dell’insegnante”, quella di oggi, veramente particolare, perché piena di sorprese, a partire dalla scelta dell’argomento dell’incontro; una scelta “coraggiosa”, di un tema delicato e “difficile”, come ha ricordato la moderatrice dell’incontro, Renza Bertuzzi: il rapporto tra scuola e genitori.

Ma, sorpresa autentica ed importante, la presenza, non prevista del Ministro della (di nuovo) Pubblica Istruzione, il quale ha portato una benefica e da troppo tempo attesa, ventata di buon senso nell’affrontare i problemi della scuola, sia nell’illustrazione dei contenuti della legge finanziaria ispirata, anche per quanto riguarda l’istruzione, alla logica (inevitabile) dei risparmi e delle razionalizzazioni di spesa ma finalizzate alla qualità della scuola “vera”, della scuola, come ha ribadito, che si fa ogni giorno e che, quindi, pone al centro con gli studenti , i docenti e la loro professionalità.

Anche sul piano degli impegni presi che, pur letti con la più ragionevole prudenza, aprono uno scenario completamente diverso da quello che abbiamo subito nell’ultimo decennio, innanzitutto per la prospettiva di immissione in ruolo di tutti i colleghi precari (entro il 2010), ma anche per quanto riguarda il reclutamento, l’obbligo a 16 anni,il sostegno, l’integrazione e l’edilizia scolastica.

Confortante, certo, ma ancor più confortante, per chi come noi basa la propria professione sulla trasmissione di valori e la difesa di principi, sentir nuovamente parlare, appunto di valori (la scuola distrugge la guerra) di principi (centralità dello studente e non del profitto), dopo gli anni dell’appiattimento demagogico e “mercantilistico” in cui si è smarrito il senso della scuola come istituzione.

Temi questi, ripresi, con la consueta vivacità e concretezza, dall’intervento di Mario Pirani e con toni diversi ma, per molti aspetti, altrettanto condivisibili dal Viceministro Mariangela Bastico, con autorevole intervento che ha seguito quelli di Pietro Milazzo e di Gianluigi Dotti che, il primo dal punto di vista giuridico e il secondo da quello dei docenti, hanno illustrato le ambiguità e le difficoltà che la presenza della famiglia nella scuola, determina in un quadro in cui sono sempre meno chiari i ruoli e le responsabilità di ciascuno.

Il convegno, chiuso dall’intervento del Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino di Meglio, ha visto la partecipazione di due rappresentanti delle associazioni dei genitori, Angela Nava (per il Coordinamento dei Genitori Democratici) nel cui intervento si è sottolineata, oltre all’importanza di ricostruire un rapporto, tra scuola e famiglia, in grado di rispondere ad una vera e propria “emergenza educativa”, trasformando tutti gli educatori in “contrabbandieri” di valori culturali ed educativi (contro i “doganieri” che elevano barriere), nella chiarezza dei rispettivi ruoli; infine di Romolo Pierangelini (per l’A.G.E.) che in modo francamente dissonante tanto con l’esperienza di questi anni, che con gli altri interventi del convegno, ha riproposto in sostanza un ruolo preminente della famiglia nel rapporto con la scuola.



Roma, 5 ottobre 2006
 

Roberto Baretton