Il Senato approva il nuovo esame di Stato. dalla Gilda degli Insegnanti, 16/11/2006 (Il testo approvato dal Senato)
Se la Camera dovesse dare in tempi brevi il via definitivo, già a partire dal prossimo giugno si profila una nuova struttura per gli esami di Stato conclusivi del ciclo di studi. Infatti la legge è stata approvata ieri al Senato e ora dovrà essere sottoposta all’esame della Camera per l’approvazione definitiva. Ecco la sintesi del testo approvato dal Senato. Commissioni. Saranno miste e costituite per metà da docenti interni e per l’altra metà da docenti esterni agli Istituti. Nella formula attuale, le Commissioni sono costituite da docenti tutti interni. Presidenti. Opereranno su non più di due classi. Attualmente i Presidenti possono essere chiamati ad operare su un numero consistente di classi, rendendo la funzione meramente burocratica. Ammissione. Ritorna lo scrutinio di ammissione all’esame, da parte dei Consigli di classe. Attualmente l’ammissione è praticamente garantita a tutti, anche agli allievi che hanno collezionato gravi insufficienze in tutte le materie. Debiti. L’ammissione agli esami sarà subordinata all’assolvimento di tutti i debiti formativi accumulati negli anni precedenti. Attualmente si può essere ammessi all’esame anche con debiti formativi non assolti. Ammissione anticipata. Potranno essere ammessi all’esame di stato, gli studenti del quarto anno della scuola secondaria che abbiano conseguito almeno la media dell’otto nello scrutinio finale e quella del sette nei due anni precedenti. Scuole non statali. Potranno essere ammessi all’esame solo gli studenti di scuole pareggiate o legalmente riconosciute in cui funziona l’intero corso di studi. Privatisti. I candidati privatisti che non hanno frequentato il quinto anno, dovranno sottoporsi ad un esame preliminare davanti al Consiglio di classe della scuola statale presso cui sosterranno l’esame. Residenza. Non sarà possibile sostenere l’esame fuori dal comune (o dalla provincia o dalla regione) di residenza, in caso di presenza dell’indirizzo di studi, senza l’autorizzazione dell’Ufficio Scolastico Regionale. Prove. Restano confermate le tre prove scritte (con terza prova ancora predisposta dalla Commissione, ma su modelli predisposti dall’INVALSI) e la prova orale su tutte le materie dell’ultimo anno. Voti. Il punteggio resterà espresso in centesimi, ma con diversa distribuzione dei pesi: 45 punti per le prove scritte, 30 per la prova orale e 25 per i crediti, contro 45, 35 e 20 della formula attuale. Bonus. Resta la facoltà per la Commissione di attribuire fino ad un massimo di 5 punti di bonus agli studenti che ottengono almeno 70 nelle prove e sono in possesso di un credito di almeno 15 punti. Lode. Prevista per i candidati che conseguono il voto di 100/100 senza ricorrere al bonus di 5 punti. Premi. Finalizzati alla prosecuzione degli studi, saranno destinati agli studenti che hanno superato l’esame con lode. GdI - 16 novembre 2006 |