7 dicembre, sciopero generale unitario della Scuola.
Piero Bernocchi, dai
COBAS
Scuola, 28/11/2006
La drammaticità dei tagli alla scuola pubblica,
operati nella Finanziaria, e la continuità della politica di Fioroni
con quella morattiana (a partire dal rifiuto di abrogarne la
"riforma") sono oramai sotto gli occhi di tutti. Il successo dello
sciopero dei Cobas e delle 26 manifestazioni del 17 novembre hanno
costretto anche gli altri sindacati, che non hanno partecipato a
quello sciopero che ha visto in piazza tutta la scuola pubblica, a
prenderne atto e a dare vita a iniziative di protesta.
La Finanziaria taglia migliaia di classi e 50 mila posti di lavoro, e
nel contempo aumenta di 150 milioni di euro i finanziamenti alla
scuola privata, impedisce il rinnovo del contratto (scaduto da 11
mesi) di docenti ed ATA, investendo non più di una decina di euro
mensili a testa per il biennio 2006-2007, e non concede neanche
l'indennità di vacanza contrattuale, truffa i precari promettendo 150
mila assunzioni che non ci sono (è solo un piano previsionale, legato
alle valutazioni annue del Ministero dell'Economia) e ne cancella le
graduatorie permanenti; e nello stesso tempo Fioroni mantiene in vita
tutti i peggiori lasciti della controriforma Moratti.
Mentre la Finanziaria sarà in discussione al Senato, occorre dunque
intensificare ulteriormente la lotta e, data la drammaticità della
situazione, chiamiamo docenti ed Ata ad una seconda giornata di
sciopero il 7 dicembre. Avendo promosso in tale data lo sciopero anche
lo Snals e Gilda, esso può diventare lo sciopero di tutti/e. Per
questo invitiamo anche Cgil-Cisl-Uil che hanno indetto insignificanti,
data la gravità della situazione, scioperi di un'ora (peraltro non
rispettando neanche le regole sulla rarefazione degli scioperi, che
proprio essi hanno imposto arbitrariamente in questi anni) nei giorni
successivi, a confluire su tale data affinchè tutte le scuole restino
chiuse in difesa dell'istruzione pubblica.
Il 7 dicembre i Cobas sciopereranno e manifesteranno (Roma, P.Navona
ore 10) contro i tagli alla scuola pubblica e i finanziamenti alla
scuola privata; per l'abrogazione delle leggi Moratti; per il rinnovo
del contratto scaduto da undici mesi, con 300 euro di aumento per
docenti ed Ata, e per la corresponsione immediata dell'indennità di
vacanza contrattuale; per l'assunzione di tutti/e i precari, la parità
normativo-salariale tra lavoratori/trici precari e stabili, il
mantenimento delle graduatorie permanenti; contro i tagli alle
pensioni e il furto del TFR; per la restituzione del diritto di
assemblea ai Cobas e a tutti i docenti ed Ata.
Piero Bernocchi