Brevi dal MIUR. Notiziario del 20 Marzo 2006:
Compensi esami di Stato a cura di Franco Capacchione, dalla Gilda degli Insegnanti, 20/3/2006
Compensi esami di Stato A 3 mesi da una nuova tornata di Esami di Stato, in base alle segnalazioni pervenute dagli Istituti di varie regioni, quella che sembrava una notizia al limite del credibile, si è rivelata, purtroppo, una ben misera realtà: non sono pochi i docenti che in varie parti d' Italia non hanno ancora ricevuto i compensi spettanti per gli Esami di Stato conclusivi dello scorso anno scolastico. Contattato il MIUR, si è appreso che ultimamente i DGR sono stati invitati ad effettuare degli anticipi di cassa per venire incontro alle legittime richieste dei colleghi che attendono sempre più impazienti che venga onorato l'impegno profuso nella scorsa estate. Questi anticipi, comunque, restano insufficienti e non si sa come far fronte al pagamento dei commissari che saranno impegnati negli esami conclusivi del corrente anno scolastico. Il MIUR aveva già segnalato al MEF la situazione ancora debitoria e si attendeva che da Via XX Settembre venissero reperite delle risorse nella Finanziaria 2006 per saldare le aspettative dei docenti ancora a secco. Il MEF, invece, dimostrando ancora una volta scarsa attenzione per le esigenze economiche della Scuola, non ha avuto la sensibilità di ripianare lo sbilancio dello scorso anno ed ha lasciato in piedi la situazione debitoria. Attualmente, quindi, il MIUR ha bussato nuovamente a quattrini alle casse del MEF, ma ci vorrà del tempo prima che le risorse necessarie vengano stanziate. A V,le Trastevere, quindi, si è fatto presente che, qualora i docenti dovessero ricorrere ai decreti ingiuntivi, la spesa per ogni commissario, a carico dell' Amministrazione, verrebbe come minimo a triplicarsi fra onorari e spese di giudizio. La spiegazione del disavanzo è molto semplice, in quanto già da alcuni anni le risorse destinate agli Esami di Stato sono rimaste invariate rispetto alle cifre stanziate nel 2002, quando per la prima volta le Scuole paritarie furono autorizzate a costituirsi commissioni proprie, mentre fino all' anno precedente le loro classi d'esame venivano aggregate ad Istituti Statali. Ciò ha portato ad un sensibile incremento del numero delle commissioni, dato che sono sempre più le scuole che hanno ottenuto la parità. La situazione debitoria, quindi, si è aggravata ulteriormente e, mentre nel 2004, il MIUR è riuscito ad incrementare i compensi dell' 1,7%, per metterli in linea con l' inflazione programmata, l' anno scorso non si è provveduto ad effettuare alcun adeguamento per i motivi appena esplicati. Qualche DS diffidato, ha affermato che non poteva distrarre risorse dal bilancio per pagare le spettanze dei docenti impegnati negli esami, dato che le suddette risorse finalizzate non erano pervenute dal competente USR e, pertanto, preferiva poter continuare ad onorare gli impegni di spesa che sottoscriveva personalmente. Stando così le cose, se non si troveranno in tempi brevi le risorse per saldare quanto spettante per gli Esami di Stato dell' anno scorso, potrebbero esserci dei problemi per l'avvio di quelli conclusivi dell' attuale anno scolastico. Il MIUR, comunque, si augura di poter rasserenare l' ambiente fra una quindicina di giorni, qualora dovesse riuscire a far stanziare dal MEF le risorse indispensabili. Ci si augura che non si tratti di promesse elettorali da scaricare sul prossimo Governo.
Organici dell'Emilia Romagna
Da più parti si è parlato di
tagli agli organici, perfino in qualche regione, come l' Emilia
Romagna, in cui gli alunni sono in aumento in misura sensibile.
Qualche sospetto più che legittimo s'affaccia alla mente: ciò che si
concorda a livello ministeriale (assenza di un tetto agli organici
imposto dalla finanziaria, nessun taglio ai posti di sostegno,
conferma delle modalità costitutive delle cattedre preesistenti la
Riforma Moratti, nessun taglio ai posti della Scuola dell' Infanzia,
mancata riconduzione a 18h delle cattedre, per evitare i
soprannumerari, ecc., come previsto dalla CM 10/06 e dall' annesso D.
I.) viene puntualmente disatteso nelle conferenze di servizio
riservate ai DGR, oppure questi ultimi sono più realisti del re. Basti
l' esempio rappresentato dall' Emilia Romagna che mediamente registra
un incremento, considerando tutte le scuole dall' Infanzia alle
Superiori, del 2% degli alunni che, di conseguenza creano l'
aspettativa di un analogo incremento degli organici. Ebbene sono
pervenute segnalazioni di tagli da province in cui sono del tutto
ingiustificate, in quanto le uniche che hanno registrato un lieve
decremento sono Ferrara ed in misura ancora minore Modena e, pertanto,
non sono tollerabili tagli di alcun genere.
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