Precari della scuola:
i conti non tornano.
dall'Ufficio
stampa della Gilda degli Insegnanti, 17/5/2006
Il numero di assunzioni
a tempo indeterminato previsto per il prossimo anno scolastico è
assolutamente insufficiente rispetto alle reali esigenze del mondo
scolastico.
Le 20.000 assunzioni di docenti previste dal piano pluriennale del
Governo uscente non coprono nemmeno il turn-over, dato che, secondo i
dati del MIUR, il numero dei docenti che dal 1° settembre andranno in
pensione si attesta a circa 27.000 unità.
Poiché è da scartare l’ipotesi di soppressione fisica di migliaia di
classi o di alunni, per garantire il regolare funzionamento di tutte
le attività scolastiche, il ministero sarà costretto ancora una volta
a stipulare un enorme numero di contratti a tempo determinato,
perseverando così nella politica dell’emergenza che mal si addice ad
un governo e ad una coalizione che dice di porre la “Scuola” al centro
del suo programma politico.
La principale riforma di cui la scuola ha bisogno è quella relativa ad
una politica del personale seria e lungimirante basata su personale
docente stabile e motivato.
Da parte sua, la GILDA degli INSEGNANTI ha presentato sin dallo scorso
anno il “Libro bianco sul precariato docente” nel quale viene
dimostrato che tecnicamente è possibile assumere 200.000 precari
nell’arco di 5 anni e senza un significativo aggravio di spesa
pubblica.
Per questo motivo, la GILDA degli INSEGNANTI chiede al nuovo Governo
di intervenire prontamente per dare un netto segnale di inversione di
tendenza che, tra l’altro, sarebbe pienamente in linea con l’impegno
di lotta al lavoro precario che la maggioranza scaturita dalle urne ha
preso pubblicamente nei confronti degli italiani.
Roma, 17 maggio
2006
Ufficio stampa
Gilda