Documento finale dell'assemblea
dei Comitati per una buona scuola.
dal
Comitato di iniziativa popolare per una buona scuola per la Repubblica,
7/5/2006
Il 7 maggio, a Roma si è
svolta l'assemblea nazionale dei Comitati per una buona scuola. Di
seguito il documento finale.
L’assemblea nazionale
dei Comitati per una Buona Scuola per la Repubblica,
riunita a Roma il 7
maggio 2006, ha valutato molto positivamente l’esito sin qui raggiunto
dalla campagna di raccolta di firme sul testo della proposta di Legge
di Iniziativa Popolare “NORME SUL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE
STATALE NELLA SCUOLA DI BASE E NELLA SCUOLA SUPERIORE. DEFINIZIONEDEI
LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI IN MATERIA DI NIDI D’INFANZIA.”,
che ha conseguito un grande successo e consenso da parte dei
cittadini, rendendo possibile l’ampio superamento, già ad oggi, della
soglia delle 50 mila firme necessarie per la sua presentazione al
Parlamento.
Tale consenso ha riguardato il metodo di costruzione dal basso del
testo della legge e dell’elaborazione dei suoi contenuti, che si
rifanno ai temi dibattuti e maturati dalla scuola democratica italiana
durante molti anni di ricerca e che sono stati alla base dello spirito
ispiratore del vasto movimento popolare contro la cosiddetta “Riforma
Moratti”.
La Legge di Iniziativa Popolare si è imposta positivamente anche
all’attenzione di tutte le forze politiche che oggi formano la nuova
maggioranza politica parlamentare, delle Organizzazioni Sindacali e
delle Associazioni, che ne hanno riconosciuto il valore e per le quali
essa è diventata un ineludibile terreno di confronto.
L’Assemblea ha però deciso di proseguire la raccolta delle firme fino
al raggiungimento di almeno 100 mila adesioni, rivolgendo particolare
attenzione in questa fase ai genitori ai docenti e agli studenti di
tutte le scuole del territorio nazionale.
L’Assemblea dei Comitati assume l’impegno a diffondere il “NO” alla
Riforma Costituzionale oggetto del Referendum confermativo del
prossimo 25 giugno, per salvaguardare la scuola della Repubblica,
uguale su tutto il territorio nazionale e rispondente all’attuale
dettato costituzionale.
L’Assemblea propone che, in occasione dell’inizio del nuovo anno
scolastico 2006/07, le firme raccolte vengano consegnate a Roma al
Presidente della Camera dei Deputati da una delegazione di massa di
genitori, docenti, personale ausiliario, tecnico,amministrativo e di
studenti grandi e piccoli.
Tutti insieme presenteremo la Legge di Iniziativa Popolare al
Parlamento della Repubblica e agli organi d’informazione in una grande
festa di chiusura di questo entusiasmante percorso di condivisione,
elaborazione e proposta. Sarà quello anche il momento in cui si aprirà
una nuova fase di impegno per una Buona Scuola per la Repubblica.
L’Assemblea dei Comitati,
fa proprio l’invito
del Forum Sociale Europeo sull’Educazione di Atene,
rendendosi promotrice, a
pari grado con le altre forze sociali, sindacali, politiche e con i
cittadini, di una grande manifestazione - in concomitanza con le
iniziative europee di metà novembre- sui temi del Diritto Fondamentale
all’Istruzione, a partire dai contenuti della Legge di Iniziativa
Popolare.
L’Assemblea dei Comitati nel ribadire che la proposta di Legge di
Iniziativa popolare, abrogativa della legge 53/03 e di tutti i suoi
decreti attuativi, rappresenta la vera garanzia di svolta nella
politica scolastica del nostro Paese,
CHIEDE
AL FUTURO GOVERNO
Di dare immediate
indicazioni che fermino lo sfascio ed il degrado della scuola italiana
e che permettano un regolare avvio del prossimo anno scolastico,
assumendo
PROVVEDIMENTI URGENTI
per:
il
SODDISFACIMENTO delle richieste di ORGANICO,
in particolare per le classi a Tempo Pieno ed a Tempo Prolungato e per
i posti di insegnanti di sostegno, d’organico di supporto agli alunni
stranieri e di facilitatori linguistici;
la COPERTURA
dei posti vacanti,
generalizzando le immissioni in ruolo dei lavoratori precari,
insegnanti e ATA;
la REVOCA
delle circolari ministeriali su:
Portfolio e Scheda di Valutazione, già oggetto di sentenze sospensive
del TAR del Lazio;
Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema dell’Istruzione
(INValSI), per la sospensione del programma dei test fortemente
disapprovati dal mondo della scuola per la metodologia di
somministrazione e per i contenuti;
Sperimentazione nella scuola superiore collegata al decreto l.vo
n°226/05 attuativo della legge 53/03;
il RIPRISTINO delle
RISORSE
tagliate drasticamente negli ultimi quattro anni per il funzionamento
delle scuole: Piani dell’Offerta Formativa, Funzionamento
amministrativo e didattico, Supplenze, Tassa raccolta rifiuti;
il RICONOSCIMENTO
della piena VALIDITA’ dei Programmi, mai abrogati, dell’ ’85 per la
scuola elementare e del ’79 per la scuola media e degli Orientamenti
per la Scuola dell’Infanzia del ’91, e
della NON VALIDA entrata in vigore delle Indicazioni Nazionali
allegate al decreto l.vo n° 59/04, che non hanno seguito il previsto
percorso di legge per divenire operanti.
Roma, 7 maggio
2006