Lettera aperta alle
scuole italiane:
in memoria della Shoah,
minuto di silenzio
e lettura della poesia
“Se questo è un uomo”(di
Primo Levi)
A distanza di cinque
anni dall’istituzione della giornata della memoria (Legge 20
luglio 2000, n. 211) il lavoro progettuale delle scuole ha fatto
emergere la forte valenza formativa sottesa, come uno dei più
significativi risvolti che caratterizzano il senso della legge.
Esiste infatti un rapporto intrinseco, necessario tra il “fare
memoria” e l’educare: i processi formativi si attivano nel
passaggio generazionale che consegna alle giovani generazioni
valori, significati, nuove istanze di comprensione e di
interpretazione rispetto a quella forma di memoria sedimentata e
incessantemente interrogata che chiamiamo “storia”. Ne nasce una
rappresentazione sociale del tempo che, collegando passato e
futuro nel punto mobile del presente, sottrae gli eventi alla
visione contingente della cronaca per consegnarli al ripensamento
critico della storia. E’ per queste ragioni che si avvalora
l’affermazione fondante della Giornata: chi non conosce il passato
è condannato a ripeterlo.
Da cinque anni, su
proposta anche dell’associazionismo professionale, molte scuole
alle ore 11,45 del 27 gennaio (data e ora in cui le truppe
sovietiche entrarono ad Auschwitz) suonano la campanella,
effettuano un minuto di silenzio e leggono la poesia di Primo Levi
“Se questo è un uomo”.
Il nostro impegno è
che “il minuto di silenzio” si consolidi come una tradizione
condivisa da tutte le scuole italiane, come parte integrante e
significativa dei percorsi didattici che con passione gli
insegnanti progettano e realizzano per ricordare la Shoah.
Per questo vi
chiediamo di valutare l’opportunità di inserire nella
progettazione formativa, che ogni scuola in piena autonomia
organizza per ricordare la giornata del 27 di gennaio, anche “il
minuto di silenzio”.
AIMC (Presidente
nazionale Mariangela Prioreschi)
CIDI
(Presidente nazionale Domenico Chiesa)
FNISM
(Presidente nazionale Gigliola Corduas)
LEGAMBIENTE
SCUOLA (Presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza)
MCE (Segretaria
nazionale Diana Cesarin)
PROTEO FARE
SAPERE (Presidente nazionale Omer Bonezzi)
UCIIM (Presidente
nazionale Luciano Corradini)
CGIL FLC (Enrico
Panini, Segretario generale)
CISL SCUOLA
(Francesco Scrima, Segretario generale)
UIL SCUOLA
(Massimo Di Menna, Segretario generale)
GILDA INSEGNANTI
(Alessandro Ameli, Segretario generale)
SNALS (Gino
Galati, Segretario generale)
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Se questo è un uomo
Voi che
vivete sicuri
Nelle
vostre tiepide case,
voi che
trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che
lavora nel fango
Che non
conosce pace
Che
lotta per un pezzo di pane
Che
muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza
capelli e senza nome
Senza
più forza di ricordare
Vuoti
gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi
comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando
in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si
sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I
vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1979).
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LEGGE 20 luglio 2000, n. 211
Istituzione del
"Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle
persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e
politici italiani nei campi nazisti.
In data 20 luglio
2000 è stata promulgata dal Presidente della Repubblica, dopo
l’approvazione della Camera dei Deputati e del Senato, la seguente
legge:
Art. 1.
La Repubblica
italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento
dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di
ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi
razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte,
nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono
opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita
hanno salvato e protetto i perseguitati.
Art. 2.
In occasione del
"Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati
cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei
fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni
ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai
deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo
da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed
oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e
affinché simili eventi non possano mai accadere.
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