Secondo ciclo:

la sperimentazione dal 2006 scelta inopportuna

 dal Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti
Prof. Alessandro Ameli, Roma, 30 gennaio 2006

 

Il Decreto firmato dal Ministro Moratti, che consente la sperimentazione della riforma del secondo ciclo a partire dall'anno scolastico 2006-2007, è politicamente inopportuno, irrispettoso delle prerogative delle Regioni, con le quali il Governo si era accordato in modo diametralmente opposto, ma soprattutto, come sempre, non tiene in alcun conto delle ragioni dei docenti e di coloro che li rappresentano e che hanno già espresso pesanti critiche di merito sulla bontà del progetto di riforma.

Le presunte "sollecitazioni arrivate dalle singole scuole" tutte da verificare, non sono che la nefasta conseguenza delle incertezze che la riforma, non meditata e pasticciata, ha ingenerato nelle famiglie, inducendo a scelte disinformate, con il consistente abbandono del canale dell'istruzione tecnico/professionale in favore dell'istruzione liceale.
 
Il pressappochismo ministeriale, sembra ignorare che il termine delle iscrizioni per il prossimo anno è stato fissato ed è scaduto il 25 gennaio 2006, per cui gli allievi e le famiglie si ritroveranno con ulteriori incertezze circa le scelte operate nei termini prescritti.
 
Una scelta oltremodo inopportuna dettata più da esigenze elettoralistiche che reali e che contribuirà al caos crescente nel quale in questi anni sono state gettate le scuole.
 
La Gilda invita i docenti italiani a non avallare nei Collegi dei Docenti, che restano sovrani in materia di sperimentazione, quest'altra sciagurata scelta.
 
 

Il Coordinatore Nazionale
Prof. Alessandro Ameli
 

Roma, 30 gennaio 2006