GILDA: siglato il contratto scuola.
dal Coordinatore nazionale della Gilda
degli Insegnanti, A. Ameli,
Roma, 22 settembre 2005
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Letteralmente strappato questo rinnovo contrattuale
siglato alle tre del mattino tra l’Aran e CGIL, CISL, UIL, SNALS,
GILDA UNAMS.
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Nelle buste paga dei docenti
circa 120
euro lordi
in media di aumenti (119,83 -
docente di scuola media con 21 anni di servizio), allo stesso
docente vanno anche 81
euro
una tantum e
2.532.36
euro lordi di arretrati.
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Un
risultato apprezzabile tanto più perché ottenuto in un contesto
socio economico difficile e ad un tavolo contrattuale che ha dovuto
contrastare tutte le rigidità possibili dell’Aran, arroccata a
concedere poco o niente ad un contratto apripista per altri 26
contratti in attesa.
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Sono per altro mancate le risorse annunciate dei
risparmi del Ministero dell’Istruzione relativi al 2005, (ulteriori
25 euro circa) e rinviati ad una sequenza contrattuale successiva.
Mancavano altresì all’appello le risorse destinate alla copertura
degli aumenti concessi dal governo a maggio alle Confederazioni
sindacali (198 euro annui per i docenti) costretti a spostarli sulle
risorse destinate al Fondo di Istituto e che saranno oggetto
anch’esse di una sequenza contrattuale con la quale, a livello
nazionale, saranno aggiornati i compensi accessori a carico dello
stesso fondo.
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Gli obiettivi prefissati dalla GILDA
per questa tornata contrattuale sono stati raggiunti.
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Priorità assoluta era stata assegnata ad una chiusura
rapida di questo contratto che ristora solo in parte la perdita di
potere d’acquisto delle retribuzioni dei docenti per aprire
immediatamente dopo la partita del rinnovo del contratto
quadriennale che scadrà a dicembre prossimo.
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Il
risultato più importante acquisito in questo contratto è stato lo
spostamento della maggior parte degli incrementi sullo stipendio
tabellare,
incrementato a regime di un 5,22%. Sul tabellare è stata spostata
una parte degli aumenti destinati alla Retribuzione professionale
con indubbi benefici su previdenza, buonuscita e anzianità.
Un risultato che per
la prima volta inverte le tendenze contrattuali degli ultimi anni
che hanno spostato risorse importanti sulla parte accessoria e
variabile degli stipendi.
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Unico obiettivo mancato, per la Gilda, quello
di bloccare gli incrementi delle risorse del fondo di Istituto,
oggetto di dissenso formale con
dichiarazione a verbale. Gli ostacoli
tecnici frapposti dall’Aran hanno prevalso, per cui sono finite sul
fondo di istituto le risorse aggiuntive non ancora coperte
finanziariamente. Uno spiraglio sulla questione del fondo la
disponibilità del tavolo contrattuale di rivedere le regole generali
e i criteri che sono alla base questo istituto contrattuale,
particolarmente inviso ai docenti e fonte di conflitti interni alle
scuole e contenziosi infiniti quanto inutili.
Il Coordinatore
nazionale
Prof. Alessandro
Ameli
Roma, 22 settembre 2005
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