Approvato dal Consiglio dei Ministri

il Dpr che riforma gli organismi di rappresentanza

 delle associazioni del mondo scolastico.

Il Ministro Moratti: "Si rafforza la presenza degli studenti e dei genitori:
una scuola più aperta al confronto in attuazione della riforma"

 

Comunicato Stampa dal MIUR 24 novembre 2005.

 

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta odierna, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha approvato in via definitiva il Dpr che modifica la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche, regolate dal Dpr 10 ottobre 1996, n. 567.

"Con questo provvedimento", ha spiegato il Ministro Moratti, "viene allargata la base di rappresentanza dei Forum nazionali degli Studenti e dei Genitori. Diventa ancora più efficace quindi il confronto tra l'amministrazione, le istituzioni scolastiche, gli insegnanti, le famiglie e gli studenti; un confronto e un dialogo che si rivelano fondamentali nella fase di applicazione della riforma della scuola".

Il provvedimento approvato oggi valorizza e rafforza questi organismi in quanto definisce i requisiti per l'ammissione di nuove associazioni al Forum nazionale delle associazioni studentesche e al Forum nazionale delle associazioni dei genitori.

I due Forum, originariamente composti dalle sole associazioni "storiche", si aprono dunque anche a quelle nuove associazioni che avevano finora partecipato ai lavori solo in qualità di osservatori, che finalmente potranno entrare a farne parte a pieno titolo.

Si prevede inoltre la possibilità di costituire, previa intesa con le Regioni, presso gli Uffici scolastici regionali, i Forum regionali con le associazioni presenti nel Forum nazionale, in aggiunta ad altre maggiormente rappresentative a livello regionale.

Infine, si riporta, come lungamente richiesto dagli studenti, al 31 ottobre la data per l'elezione dei rappresentanti delle consulte provinciali degli studenti, evitando così definitivamente le difficoltà derivate dall'anticipazione delle elezioni al 31 maggio.