Gilda

degli

Insegnanti

 

Venezia

della Provincia di

Cannaregio 472/A 30121 – Venezia, tel. 041/713773
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Comunicato sindacale.

da affiggere all’albo di tutte le sedi, i plessi, le sezioni staccate.

dal Coordinatore della Gilda di Venezia Roberto Baretton, 14/3/2005

 

La mobilitazione della scuola per l’apertura delle trattative contrattuali di cui lo sciopero del 18 marzo sarà uno dei momenti culminanti, ha visto fin dall’inizio l’impegno convinto della Gilda degli Insegnanti, se da parte della nostra Associazione non vi è stata l’indizione di sciopero è perché vi è il concreto rischio che il grande disagio che vive la scuola, ben al di là del mancato rinnovo contrattuale, rimanga offuscato e le ragioni degli insegnati risultino indebolite, all’interno di una scadenza generale del Pubblico impiego.

Nonostante questa valutazione, le iniziative di protesta indette da Gilda sono state spostate per consentire la partecipazione allo sciopero dei colleghi che la ritenessero opportuna.

Tutto questo prima di vedere il comunicato di sciopero dei sindacati confederali, che subito dopo la richiesta di apertura delle trattative contrattuali, chiede (al 2° punto) la conclusione del contratto dei Dirigenti scolastici!!!

Ciò significa né più né meno che centinaia di migliaia di insegnanti e di dipendenti della scuola sono chiamati a “devolvere una giornata di stipendio per rivendicare anche migliori condizioni economiche per i loro dirigenti!

Siamo oltre i limiti del paradosso: ci chiedono di difendere i diritti di  quegli stessi dirigenti che con l’istituzione della Dirigenza scolastica ed in maniera inequivocabile con l’istituzione delle R.S.U. (volute e tenacemente difese dai sindacati confederali) sono divenuti, anche giuridicamente, la CONTROPARTE degli insegnanti e, oggi, gli “esecutori” della “riforma Moratti”, con tutte le conseguenze che ben conosciamo.

O dobbiamo aspettarci che i dirigenti vengano chiamati allo sciopero per la difesa degli organici, per l’assunzione dei precari, contro le gerarchie tra i docenti, contro l’assunzione per “chiamata diretta”, contro l’applicazione della “riforma Moratti” ecc...?

E’ ora di mettere fine a queste vergognose “confusioni “, che hanno il solo scopo di rendere ancora più deboli e subordinati gli insegnanti e più squalificata la scuola!  

 

Venezia, 14 marzo 2005

Roberto Baretton

 

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