Considerazioni e precisazioni sullo sciopero del 18 marzo.
dal Coordinatore della Gilda Lombardia Francesco Zaffuto, Milano 10/3/2005
Il 18 marzo è stato indetto dalle confederazioni CGIL, CISL, UIL lo sciopero del pubblico impiego per il rinnovo dei contratti economici 2004/2005, con la richiesta al Governo di emanare l’atto d’indirizzo per l’apertura delle trattative. La GILDA degli insegnanti, che rappresenta la sola componente docenti della scuola pubblica, aveva chiesto a tutte le componenti sindacali della scuola di concordare una scadenza di sciopero con in primo piano tutte le questioni della scuola e dei docenti particolarmente gravi:
Disperdere le questioni della scuola nel vasto mondo del pubblico impiego, ad avviso della GILDA, può comportare il rischio di offuscarle e molti docenti potrebbero sentirsi meno coinvolti. La GILDA degli insegnanti, che aveva promosso fin da prima della convocazione dello sciopero una campagna di assemblee per lo stesso 18 marzo, ha deciso di anticipare la conclusione della campagna assemblee per il 17 marzo: tale scelta è stata fatta per evitare inutili contrapposizioni con la giornata di sciopero e permettere ai docenti di decidere l’eventuale libera adesione. Nel contempo la GILDA sta organizzando una manifestazione nazionale a Roma per la sera del 21 marzo: una fiaccolata dimostrativa per tenere sveglia l’attenzione sui malesseri della scuola. A livello regionale la GILDA Lombardia, per il pomeriggio della stessa giornata del 18 marzo organizza a Milano un incontro con esponenti politici di rilevanza nazionale e regionale. Sono invitati a partecipare tutti i docenti. In tale incontro intendiamo chiedere ai politici, in prossimità delle elezioni regionali, di salvaguardare la scuola statale patrimonio collettivo del nostro paese. Siamo consapevoli della necessità di una lunga campagna di lotta dei docenti che ci accompagnerà fino alla chiusura dell’anno scolastico, per la difesa della scuola di Stato, per la soluzione del problema del precariato, per un rinnovo del contratto biennale che permetta il pieno recupero della perdita subita con l’inflazione.
Il coordinatore
regionale della GILDA Lombardia |