AIC – Associazione Insegnanti Chimici
ANICTC - Associazione Insegnanti di Chimica e
Tecnologie Chimiche
Divisione Didattica della Società Chimica
Italiana
Comunicato congiunto
sulla Bozza di Decreto Legislativo
attuativo della Legge 53/99 (Riforma Moratti)
(2° ciclo) e sulla chimica nei Licei..
dall'ANICTC (Associazione Nazionale
Insegnanti di Chimica e Tecnologie Chimiche)
1/3/2005
L’AIC –
Associazione Insegnanti Chimici
L’ANICTC -
Associazione Insegnanti di Chimica e Tecnologie Chimiche
La Divisione
Didattica della Società Chimica Italiana
esprimono il proprio
dissenso
dalla bozza di
decreto legislativo attuativo della riforma Moratti (2° ciclo)
in quanto
l’assetto orario e
l’impianto vede di fatto la cancellazione degli ITI , senza
prendere in considerazione la domanda di formazione dei tecnici
intermedi che Confindustria ed altre Confederazioni hanno resa
esplicita in più occasioni a nome del sistema-Paese.
Gli istituti tecnici in
questo Paese vantano un glorioso passato. Sarebbe il caso di
riflettere e considerare il rischio che in questa operazione venga
disperso e distrutto un patrimonio culturale, sociale e strumentale
degli istituti tecnici
-
viene attuata l’eliminazione
di tutte le pluriennali sperimentazioni, che invece si sono
rivelate positive per l’utenza e adeguate alle richieste
scientifiche e tecnologiche del Paese
-
l’insegnamento
scientifico viene fortemente penalizzato in tutti i licei
-
·in
alcuni licei (Economico ed Artistico) la chimica viene
completamente eliminata, mentre in altri risulta ridotta ad un
numero insufficiente di ore settimanali
-
nel Liceo
Tecnologico ad indirizzo chimico si distrugge il patrimonio
didattico-laboratoriale degli istituti tecnici ad indirizzo
chimico, proponendo una figura di diplomato con competenze
generiche
-
nei Licei Classico,
Scientifico, Linguistico e delle Scienze umane si prevede
l’insegnamento di “Chimica, Biologia, Scienze della Terra”,
accorpamento di tre discipline oggetto di tre corsi di laurea
distinti, anziché tenere separate le discipline e affidarne
l’insegnamento a docenti di classi di abilitazioni specifiche.
Ciascun docente deve insegnare la disciplina per la quale si è
formato negli studi universitari: i tuttologi non esistono.
Ritengono che
Sottolineano che
-
in alcune attuali
valide sperimentazioni, ad es. la sperimentazione “Brocca”
del Liceo Scientifico e Scientifico-Tecnologico, l’insegnamento
di chimica è affidato ai docenti della classe A013 garantendo in
questo modo una offerta formativa di miglior qualità ed una
buona preparazione scientifica degli studenti;
-
L’esperienza finora
maturata dimostra la validità della disciplina denominata
“Chimica e laboratorio”, la quale, essendo affiancata da
attività pratiche di laboratorio, fondamentali per la padronanza e
piena comprensione della materia, rende gli allievi protagonisti del
loro apprendimento e allarga le loro capacità dal sapere al
saper fare, accrescendo l’interesse e la motivazione.
Un qualificato apprendimento della Chimica - di cui è componente
fondamentale la pratica di laboratorio- contribuisce a
rendere consapevoli i giovani studenti del valore sociale della
Chimica e permette loro di comprendere la realtà in cui vivono.
Pertanto
CHIEDONO
che
-
tutti gli
insegnamenti dell’area chimica siano affidati a docenti della classe
A013
-
la disciplina
“Chimica e Laboratorio” sia presente nel biennio iniziale di tutti i
Licei, separata da Biologia e Scienze della Terra;
-
come già richiesto nella
lettera congiunta di SCI-DD, AIC, AIF e ANISN e AIC, inviata ri
spettivamente al Ministro Moratti e al dott.Criscuoli, nel primo
biennio la proposta dei vari insegnamenti delle discipline
scientifiche sperimentali (Fisica, Chimica, Scienze Naturali) sia
uniforme per poter rendere effettivo il passaggio degli studenti
da un liceo all’altro;
-
nei
trienni del Liceo Classico e delle
Scienze umane sia previsto un corso di chimica;
-
per il Liceo
Scientifico si tenga conto delle sperimentazioni
Brocca in cui, dopo la materia “Laboratorio di fisica e chimica”,
le discipline scientifiche sperimentali si sviluppano come
insegnamenti separati lungo gli anni del triennio, e in cui tali
insegnamenti sono affidati a docenti di classi di abilitazione
specifiche;
-
nel Liceo
Economico, anche tenendo conto della sperimentazione
Igea, entrata in ordinamento, venga introdotto l'insegnamento della
chimica di base e, per l'indirizzo Agroalimentare
un insegnamento di chimica organica, propedeutico ai corsi
opzionali di settore;
-
nel
triennio del Liceo Tecnologico
ad indirizzo Agrario
sia introdotto un corso di chimica organica;
-
nel triennio del Liceo
Tecnologico ad indirizzo Territorio e costruzioni sia introdotto
l’insegnamento di Chimica applicata ai materiali da costruzione,
onde evitare un impoverimento del bagaglio culturale degli
studenti dell’indirizzo;
-
nel Liceo Tecnologico
Chimico venga introdotto l’indirizzo Ambiente
-
nel Liceo
Artistico ad indirizzo figurativo ed in
quello a indirizzo
architettura, design, ambiente venga
introdotto almeno un corso di chimica di base.
Raccomandano
infine
la conservazione e
valorizzazione dei “saperi chimici” che finora hanno
caratterizzato i corsi di studi per perito chimico, chimico-biologico,
etc.,
e
chiedono
che non vengano disperse
o vanificate le competenze dei
chimici insegnanti attualmente in servizio.
01/03/2005
La Presidente dell’AIC – Associazione
Insegnanti Chimici
Giuseppa Mauro
La Presidente dell’ANICTC
Associazione Nazionale Insegnanti di
Chimica e Tecnologie Chimiche
Antonella Balasso
La Presidente della Divisione
Didattica della Società Chimica Italiana
Rosarina Carpignano
Recapito per la
corrispondenza:
ANICTC -
Associazione Nazionale Insegnanti di Chimica e Tecnologie Chimiche
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