Comunicato stampa.
di 13/7/2005 dall'ADPM
13/5/2005
Apprendiamo dall'ascolto dei telegiornali
nazionali che il Premier in una intervista, mentre si trovava a
Catania, ha lanciato la candidatura dell'attuale Ministro della
Istruzione Università e ricerca, on. Ministro Moratti, per la carica
di sindaco Milano e provincia.
E che dire di questa nuova notizia?. Non possiamo nascondere che
suscita grandi perplessità. Noi che la scuola la seguiamo con grande
interesse da molto tempo, a sentire una notizia del genere, non
possiamo non rimanere stupiti. Come si fa a fare una tale proposta?.
Da quando l'on. Moratti si è insediata a viale Trastevere la scuola
pubblica ha incominciato una parabola discendente. Il dicastero
Moratti ha inoltre provveduto a "tagli selvaggi" in ogni ordine e
grado della scuola e ha dimostrato incapacità nel gestire le vere
problematiche che la scuola pone. Allargando le questioni, si è
incancrenito ormai il problema del precariato e l'unica cosa di cui il
Ministro si può fino ad ora vantare veramente è l'assunzione dei 9220
insegnanti di Religione. Nel frattempo tale ministero ha gettato nel
caos le graduatorie permanenti, non riuscendo o non volendo gestire la
situazione in modo corretto ed equo, e i CSA che continuano ad essere
in difficoltà nel conferire gli incarichi e ad avere grandi problemi
nel formulare le graduatorie permanenti. E' chiaro, quindi, e lo
diciamo con grande amarezza, che il Ministero Moratti non ha prodotto
grandi soluzioni per la scuola pubblica (senza contare che adesso si
sta preparando a rimaneggiare la scuola superiore, i cui nuovi quadri
orari fino a questo momento circolati non fanno altro che aumentare i
dubbi e le perplessità), la quale ormai si incammina verso lo sfascio;
con l'attuazione dell'art. 5, inoltre, si giungerebbe all'eliminazione
del precariato dalla scuola pubblica per fare posto alla nuova "leva",
se non saranno definite e attuate precise norme di transizione a
tutela di quanti si sono abilitati con il sistema previgente. E' vero
che il Ministro ha detto di avere l'intenzione di "eliminare" il
problema precariato nell'intervista rilasciata il 26 febbraio c.a.,
dopo la riunione del Consiglio dei Ministri: bisogna però capire bene
quale significato si voglia dare a tale verbo!
E vogliamo dunque proporre l'on. Moratti alla guida di una grande
città come Milano? Ma Milano è una grande città con problemi
grandissimi e gravissimi. Vogliamo gettare nel caos anch'essa? O forse
si vuole togliere il Ministro Moratti dal dicastero della scuola per
spianare la strada all'onnipotente sottosegretario Aprea, le cui
proposte (chiamata diretta ecc..) lasciano sconcertati anche coloro
che non sono addetti ai lavori e che ha sempre perseguito interessi
lobbistici per cui ci troveremmo "dalla padella nella brace" nella
gestione del suddetto Ministero? Forse sarebbe meglio che chi non è
capace di gestire la cosa pubblica si dedichi magari al proprio
patrimonio: quanto meno rovinerà solo se stesso, non ciò che è
patrimonio dello Stato e della cultura italiana.
ASSOCIAZIONE DOCENTI PRECARI MILANO E
PROVINCIA