IMMISSIONI IN RUOLO: DA 200.000 A ZERO. dal Coordinatore nazionale, Prof. Alessandro Ameli, 14 giugno 2005
Sembra questa la prospettiva che si va definendo se prenderanno corpo le voci che vogliono affidare ad un decreto legge le “immissioni in ruolo”. I tempi tecnici per il decreto legge e soprattutto per i successivi passaggi parlamentari (dagli esiti per altro imprevedibili, come è già accaduto con la legge 143 e l’introduzione dei punteggi di montagna raddoppiati) sposterebbero i termini ben oltre l’inizio dell’anno scolastico, frustrando ancora una volta le attese di un suo ordinato avvio con nuovo personale stabile. Il ministro Moratti pure aveva dichiarato pubblicamente la sua intenzione di varare un piano di assunzioni per 200.000 precari, ridottisi poi a poche decine di migliaia che ora vedono sempre più lontani i tempi dell’ assunzione. Vediamo purtroppo confermati, ove ve ne fosse bisogno, che ad una politica degli annunci, spesso inopportuna, non fanno seguito atti concreti di governo. La scuola italiana intanto versa in una situazione drammatica nella gestione degli organici dei docenti, per le improvvide misure assunte con le finanziarie, per le difficoltà determinate dalla applicazione della riforma, per la incapacità di predisporre ed attuare una politica del personale di lungo respiro, capace di creare le condizioni per la stabilizzazione di tutto il personale precario. Sul versante delle immissioni “in ruolo” a marzo il ministro Moratti aveva assunto, su sollecitazione della GILDA, l’impegno di confrontarsi preventivamente con le organizzazioni sindacali, a questo impegno non è stato dato seguito. Le conseguenze del mancato confronto sono sotto gli occhi di tutti. La Gilda degli Insegnanti ha messo a punto un progetto che prevede la possibilità concreta di assunzione di 200.000 docenti precari a costo zero nei prossimi anni.
Roma, 14 giugno 2005
Il Coordinatore nazionale Alessandro Ameli |