Tutor.
Comunicato
stampa del Coordinatore nazionale della Gilda Alessandro Ameli,
Roma, 4 settembre 2004
La legge delega n. 53
del 2003, meglio conosciuta come riforma Moratti, alla prima prova dei
fatti evidenzia tutte le carenze che la GILDA aveva puntualmente
rilevato e denunciato da tempo.
Esemplare ciò che avviene nelle scuole elementari, dove si tenta di
forzare la mano istituendo i tutor, con disposizioni schizofreniche,
spesso contraddittorie in assenza di risorse economiche e strumenti
contrattuali (formazione specifica, impegno orario ecc.). Infatti in
numerose scuole i Dirigenti scolastici, pressati dalla catena
gerarchica, costringono i docenti ad accettare incarichi ai quali non
sono tenuti, anche paventando sanzioni disciplinari.
Resta ben chiaro che le critiche mosse dall’Associazione professionale
GILDA non sono ideologiche, né pregiudiziali, bensì di merito. Infatti
una riforma di sistema così importante abbisognava di un dibattito più
approfondito sia nelle sedi istituzionali che nella società civile e
soprattutto nelle scuole.
La GILDA considera del tutto inutile l’istituzione del tutor, dietro
la quale si intravede neanche tanto larvatamente, un disegno di
gerarchizzazione tra i docenti che non migliorerà certo la qualità
della Scuola.
In base alle norme di legge e contrattuali vigenti nessuna imposizione
è legittima nei confronti dei Collegi dei docenti che sono liberi di
scegliere i criteri di individuazione dei tutor più opportuni.
E’ giusto il caso di ricordare che “il tutor” può seguire anche gruppi
di alunni e non le sole classi (infatti nella legge non si fa mai
menzione del termine “classe”).
In carenza di strumenti applicativi previsti dalla stessa legge
(formazione specifica e revisione del contratto art. 43 CCNL) appare
anche del tutto legittima una decisione di rinvio da parte dei Collegi
docenti.
In sede contrattuale comunque la Gilda si batterà per limitare i danni
ponendo le seguenti richieste:
-
Riduzione a 18 ore
dell’orario di insegnamento per tutti i docenti delle elementari;
-
Diritto alla formazione
specifica (per tutor) per tutti i docenti, senza alcun aggravio di
spesa o di orario;
-
Congrua retribuzione
della funzione in base a criteri oggettivi stabiliti a livello
nazionale;
-
Introduzione
dell’anticipo delle iscrizioni nelle scuole dell’infanzia a condizione
che:
a. Siano esaurite le
liste d’attesa per le iscrizioni;
b. Venga istituita la
nuova figura professionale in possesso di diploma superiore e
qualificata a svolgere la funzione educativa;
c. Sia ridotto il numero
di alunni per sezione;
-
Mantenimento del diritto
al trasferimento annuale a domanda per tuffi i docenti.
Approvato dalla
Direzione nazionale nella riunione del 04-09-2004
Il Coordinatore
nazionale
Alessandro
Ameli