Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap
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lettera della fish alla
Commissione Affari Sociali della Camera
dal
Presidente Nazionale della FISH Pietro Vittorio Barbieri, Roma,
28/09/04
Al Presidente della Commissione Affari Sociali
della Camera
Agli onorevoli componenti della Commissione
Oggetto: Proposta di legge N. 5198
Si è a conoscenza che, per la giornata odierna,
è posta all’Ordine del Giorno di codesta Commissione la discussione
sulla proposta di legge in oggetto.
In merito si comunica che nella giornata del 25
settembre scorso, si è riunito il consiglio Direttivo della
Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap, che ha
esaminato, tra l’altro, il contenuto ed il significato politico della
proposta di legge.
In proposito, tutte le associazioni aderenti
alla Federazione hanno espresso giudizi negativi su detta iniziativa
per le seguenti ragioni:
-
non si comprende per quale ragione giuridica o
scientifica delle persone con pluriminorazioni debba in primo luogo
occuparsi l’Unione Italiana Ciechi, dal momento che queste persone
hanno, purtroppo, oltre alla cecità anche minorazioni fisiche,
uditive ed intellettive.
-
La proposta di legge consiste esclusivamente
nel finanziamento di una megastruttura, mentre ormai tutta la
normativa nazionale e regionale è orientata verso piccole strutture
di tipo familiare, proprio per meglio rispondere ai bisogni
soggettivi di queste particolari persone.
-
E’ singolare che il Parlamento debba
finanziare un centro residenziale socio-sanitario assistenziale,
quando tutta la normativa ordinaria e recentemente costituzionale,
attribuisce alle Regioni la competenza in tali materie.
-
Una eventuale approvazione di tale proposta di
legge è in frontale collisione con la logica del federalismo e della
devolution, attualmente oggetto della discussione sulla riforma
della Costituzione.
-
E’ assai strano che in un momento di gravi
sacrifici imposti a tutte le persone con disabilità il Parlamento
debba finanziare una sola associazione, che rappresenta solo il 3%
delle persone con disabilità, mentre le altre associazioni non hanno
ricevuto sino ad oggi alcun contributo per i loro progetti e per le
proprie finalità associative.
-
Esiste già la legge n. 284/98 che finanzia
progetti locali di interventi a favore di persone con cecità e
minorazioni aggiuntive, alla quale le diverse sedi locali
dell’Unione Italiana Ciechi abbondantemente attingono finanziamenti,
come risulta dall’annuale relazione al Parlamento sullo stato di
attuazione delle politiche sull’handicap, recentemente presentata
dal Ministero per la solidarietà sociale.
-
Non si comprende come mai da data immemorabile
l’Unione Italiana dei ciechi riceva annualmente numerosi
finanziamenti statali e regionali concernenti, ad esempio,
l’editoria per ciechi, centri per il “libro parlato”, agenzie di
formazione italiana ed internazionale, centri di riabilitazione per
ciechi e per ipovedenti, interventi sportivi, turistici e ludici,
sovvenzione delle proprie finalità associative, mentre le altre
associazioni, i problemi dei cui soci non sono certamente inferiori,
non ricevono nulla.
-
La Corte dei Conti ha recentemente avanzato
riserve circa la rendicontazione di tutta questa miriade di rivoli
di finanziamenti pubblici all’Unione Italiana Ciechi.
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Il Parlamento ha mai effettuato un’indagine
conoscitiva per conoscere l’esatto ammontare complessivo di tutti i
finanziamenti statali e regionali, a favore dell’Unione Italiana
Ciechi e di altri soggetti con essa collegati, quali la Biblioteca
per ciechi di Monza, la Federazione Italiana tra le Istituzioni
pro-ciechi, le associazioni di genitori di minori ciechi, le
associazioni di volontariato a favore dei ciechi ed altri che, per
brevità, si omette di menzionare?
-
Il Parlamento si è mai chiesto come questa
incomprensibile disparità di trattamento a favore di una sola
associazione, per giunta di alcune decine di migliaia di iscritti,
venga politicamente valutata da tutte le altre associazioni che
raccolgono, complessivamente, milioni di iscritti?
Per i motivi sopra indicati
SI CHIEDE
che la Commissione voglia sospendere la
discussione sulla proposta di legge in oggetto in attesa di una
indagine conoscitiva che verifichi la correttezza delle osservazioni
sopra svolte e la fondatezza politica dell’opposizione delle
associazioni aderenti alla FISH alla approvazione di detto
provvedimento.
Si confida nell’accoglimento dell’Istanza,
motivo per il quale ci si è guardati bene dal proporre emendamenti che
avrebbero legittimato la validità politica e giuridica della proposta
di legge in oggetto.
Si richiede, altresì, una audizione delle
associazioni aderenti alla FISH e si rimane a disposizione per
qualunque ulteriore chiarimento.
Roma, 28/09/04
Il Presidente Nazionale
Pietro Vittorio Barbieri