CIP - AN Comunicato Stampa 5 agosto 2004 (Sulla Riforma della Scuola e il suo futuro)
Roma, 5 Agosto 2004
Il CIPAN apprende con stupore e sgomento che uno dei maggiori rappresentanti di opposizione ritiene che le riforme approvate e in via di attuazione da parte dell'attuale governo siano, in caso di vittoria dell'opposizione alle prossime elezioni politiche, da provare e soltanto correggere; citiamo l'intervista rilasciata al Corriere della Sera: «Se andremo al governo non potremo scaraventare l’Italia in un terzo quinquennio di riforme che riformano riforme che avevano riformato altre riforme. Bisognerà dare certezze: serviranno interventi selettivi per correggere e migliorare le attuali leggi. (...). Dopo aver sperimentato la riforma Moratti sulla scuola si dovranno stabilire i punti precisi su cui intervenire.» Come associazione di docenti a tempo determinato e come operatori della Scuola e dell'educazione, profondamente consapevoli del ruolo che l'impianto e l'organizzazione scolastica hanno sul futuro del paese, ci chiediamo e rivolgiamo le nostre domande ai colleghi, al paese, ai politici:
Riassumendo, dato che forse i nostri attuali (e futuri?) amministratori forse hanno bisogno del Bignami per comprendere quali siano i reali problemi del paese (visto che da soli per ora non sono riusciti a leggerli figuriamoci interpretarli): la Riforma Moratti volete abrogarla o no? Chiediamo con forza e ci attendiamo con cortesia dall'on. Rutelli una risposta chiara: A sua moglie viene diagnosticata una malattia incurabile. L'on. Rutelli non è medico e dice: se fra due anni diventerò medico, attenderò che la malattia abbia fatto un po' del suo corso, poi vedrò se e quando posso dare l'aspirina a mia mia per curarla. In cuor suo, On.Rutelli, direbbe a sua moglie di attendere che Lei sia divenuto medico, e poi ancora un po', o vorrebbe operare nel modo più rapido possibile per riportare la sua salute in condizioni di non precarietà?
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