Breve promemoria
a cura del Coordinatore provinciale
di Milano
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la GILDA – che non ha condiviso
l’istituto dell’R.S.U. fin dalla sua nascita – vedeva nell’istituto l’affermarsi
dell’ipotesi aziendalista
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la GILDA ha partecipato alle elezioni RSU per salvaguardare
la sua maggiore rappresentatività a
livello nazionale
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la GILDA ha ottenuto un risultato
notevole
alle elezioni RSU che insieme al numero degli iscritti per delega
ha assicurato la maggior rappresentatività e la possibilità
di partecipare alla trattativa nazionale.
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Le regole dei sindacati firmatari dei contratti hanno escluso
la GILDA, non firmataria dell’ultimo contratto, da ogni
trattativa provinciale e regionale. Nei singoli Istituti la GILDA ha potuto
partecipare alla trattativa d’Istituto con i membri RSU eletti ma non come
sindacato esterno.
A più di due anni dalle elezioni si sentono molti
campanelli di allarme:
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difficoltà nelle trattative
con i dirigenti che spesso oscillano tra incapacità e autoritarismo
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difficoltà nello stabilire il
ruolo degli organi collegiali in rapporto alla presenza delle RSU
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difficoltà di gestione delle
cifre del fondo d’istituto per la complicazione normativa e per i ritardi
negli effettivi
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difficoltà con le altre componenti
RSU e sindacato esterno
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difficoltà con i colleghi
che credono che le RSU possano risolvere tutti i problemi
Queste difficoltà hanno portato a:
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pochissimi
casi di Istituti dove si sono raggiunte intese di un qualche rilievo
migliorativo nella vita scolastica
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intese raggiunte solo per un malinteso
senso del dovere per arrivare ad un accordo
per distribuire i fondi
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mancanza di intese di ogni tipo per
impossibilità
di rapporti con la dirigenza
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casi di dimissioni
di colleghi RSU
La GILDA ha scelto strategicamente
di lottare
per l’area di contrattazione
separata
e per la valorizzazione del
Collegio docenti
come organismo di rilevanza
professionale nella scuola.
Nella trattativa per il contratto nazionale la GILDA chiede:
una rivalutazione sostanziale della
struttura stipendiale
e un contenimento del Fondo dell’Istituzione
Scolastica;
questo avrebbe come conseguenza
la limitazione dei compiti delle RSU nell’ipotesi di un loro superamento.
Ma nella trattativa nazionale i confederali premono per
un aumento delle competenze alle RSU e per un aumento della dotazione del
Fondo dell’Istituzione Scolastica; lo stesso SNALS non esprime un netto
rifiuto all’aumento del Fondo.
Qualche considerazione per il futuro:
L’ipotesi di una eliminazione dell’Istituto RSU può
diventare difficile.
Il calcolo della rappresentatività potrebbe restare
così come stabilito dall’art. 47 bis del D.lgs. 29/93.
La riforma degli organi collegiali può anche
portare verso un rafforzamento dei poteri del dirigente scolastico già
abbastanza ampi.
Questo non significa che la GILDA deve cambiare i suoi
presupposti, ma può essere necessario:
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condurre una stringente battaglia
contrattuale per limitare la prepotenza confederale
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limitare il Fondo e renderlo più
chiaro nella sua gestione per le stesse regole nazionali
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definire con chiarezza il fondo
per gli ATA e il fondo per i docenti a livello nazionale
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definire una RSU per il personale
ATA ed una RSU per il personale docente
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organizzare la presenza della GILDA
nelle scuole attraverso gli iscritti elevando il dibattito complessivo
su tutti i problemi culturali e didattici.
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aumentare la circolazione delle
informazioni e l’assistenza ai colleghi che si occupano delle RSU
Francesco
Zaffuto, Gilda di Milano