A SETTEMBRE OCCHIO A: I poteri del Collegio dei Docenti
dal SAM Gilda, luglio 2004
Ricordiamoci di stare attentissimi alle delibere del Collegio dei Docenti, in particolare modo a quelle del mese di settembre, quando si decidono le condizioni di lavoro per l’intero anno scolastico.
La convocazione
ordinaria richiede almeno 5 gg di preavviso e deve essere recapitata a
tutti i membri. La seduta è illegittima e può essere annullata nel
caso che anche un solo membro non sia stato avvisato (Cons. di Stato,
sez. vi, n.120/72).
Si può deliberare
soltanto su ciò che è all’o.d.g.; si possono inserire nuovi punti su
cui discutere ma solamente se sono presenti tutti i componenti e
decidono affermativamente all’unanimità (Consiglio di Stato sez. V
679/1970). Le delibere sono approvate a maggioranza assoluta dei voti
validi espressi (DPR 416/1974 art.28), ciò significa che non si
contano gli astenuti (nota Min. P.I. n.771/1980 uff. Decreti
Delegati). A verbale si riporta il numero dei voti a favore, dei
contrari e degli astenuti.
Per evitare discussioni,
conosciuto l’ordine del giorno, è opportuno preparare in anticipo e
per iscritto le proposte (magari sottoscritte da più colleghi), che
verranno presentate al Presidente del Collegio nel momento della
discussione del punto che interessa; così saranno votate e la mozione
prodotta sarà allegata al verbale della riunione, senza travisamenti.
Se qualcosa non convince e sembra una decisione illegittima, è bene
chiedere che vengano verbalizzati gli eventuali voti contrari o
astenuti con la relativa motivazione, sarà in tal modo garantita la
possibilità di presentare un ricorso e non si verificherà
corresponsabilità di delibere illegittime. «Il presidente ed i membri
del collegio che hanno partecipato alla deliberazione sono
responsabili in solido per le decisioni assunte a meno che non abbiano
fatto constatare a verbale il proprio dissenso» (Art.24 del DPR
10.1.1957 n.3). Il verbale dovrà essere letto ed approvato non più
tardi del Collegio successivo. In tale occasione è possibile apportare
modifiche e precisazioni. Chi fa parte di un Organo collegiale, ai
sensi della legge 241/90 può chiedere di visionare il verbale. La
«trasparenza» in questo caso dovrebbe scoraggiare sorprese o
manomissioni.
Il Dirigente ha diritto
ad un solo voto come ciascun insegnante e, in quell’occasione, è
soltanto il presidente della riunione non il superiore gerarchico,
perché il collegio è sovrano. Il Consiglio di Stato (sez.II n.11114/1980)
ha sancito che le delibere degli OO.CC. scolastici sono atti
amministrativi definitivi, non impugnabili per via gerarchica, ma con
ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica.
Rientra nei doveri del
Capo d’Istituto dare attuazione alle delibere anche se non le
condivide e le ritiene illegittime.
Piano per l’Offerta
Formativa (POF)
Secondo l’Art. 24 del CCNL 2002-05 («Funzione docente») il Collegio
dei Docenti dovrà elaborare, attuare, articolare in base alle esigenze
degli alunni e verificare gli aspetti pedagogico-didattici del P.O.F.
nel quadro degli obiettivi generali nazionali (programmi ministeriali)
e nel rispetto degli indirizzi generali di gestione e
d’amministrazione del P.O.F. della singola scuola, i quali (legge
sull’Autonomia, Art. 3, Comma 3) sono definiti e adottati dal
Consiglio di Circolo o Istituto, tenuto conto delle eventuali proposte
e dei pareri degli organismi e delle associazioni dei genitori. In
sintesi:
Anche «la scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, compresi i libri di testo, dovranno essere coerenti col POF» (Autonomia, art.4, comma 5). Il POF non è un nostro personale o collegiale strumento di lavoro, ma un biglietto da visita della Scuola, che mostra a tutti (legge n°241/’90 sulla trasparenza) il «servizio» offerto agli «utenti». Sarà saggio e prudente inserire obiettivi realistici e non promettere attività che non si è sicuri di poter effettuare. «Il P.O.F. è reso pubblico e consegnato alle famiglie all’atto d’iscrizione» (Autonomia, art.5), pertanto va definito a gennaio; a settembre si delibererà soltanto il piano delle attività, per dare concretezza al POF, ed eventuali modifiche, che andranno però giustificate (presentandole ai genitori). |