Disabilità & scuola.

In poche parole

La valutazione.

da NoLimit.it!

 

E' verifica dei risultati raggiunti: dai docenti nell'azione didattica ed educativa; dagli allievi nel processo di apprendimento e formazione. La valutazione è formativa ed educativa; è punto di riferimento per alunni e genitori; è orientativa per le scelte scolastiche e lavorative: intermedia (avviene, in base alla programmazione, dopo una o più unità di lavoro; si attua con: strumenti, tempi, modalità fissate dagli insegnanti); quadrimestrale nella scuola elementare; trimestrale o quadrimestrale nelle scuole secondarie; finale (sancisce, al termine dell'anno scolastico, l'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, l'ammissione o la non ammissione agli esami). Nelle facoltà universitarie la valutazione si attua quando lo studente sostiene i singoli esami del corso di studi e l'esame di laurea.

 

Chi viene valutato

Obbligatoriamente ogni allievo che sia iscritto e frequenti la scuola. Quando: il docente valuta le prove orali o scritte; i docenti di classe della scuola elementare esprimono la valutazione quadrimestrale e il giudizio di idoneità per il passaggio alla classe successiva; il consiglio di classe, nelle scuole secondarie di primo grado, esprime, in sede di scrutinio, la valutazione e il giudizio finale di ammissione alla classe successiva o all'esame; il consiglio di classe, nelle scuole secondarie di secondo grado, assegna, in sede di scrutinio, voti di profitto e di condotta e il giudizio di ammissione alla classe successiva o all'esame; la commissione valuta negli esami di: licenza elementare; licenza media; qualifica professionale (negli istituti professionali) e licenza di maestro d'Arte (negli istituti d'arte); maturità, licenza linguistica e abilitazione all'insegnamento nelle scuole materne (al termine dei corsi delle scuole superiori di secondo grado).

 

Come

La valutazione tiene conto delle potenzialità e dei ritmi degli allievi e, per i portatori di handicap, avviene sulla scorta del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Nelle scuole secondarie di secondo grado, quando il livello di preparazione non è conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali, l'allievo con handicap è valutato in modo differenziato. In caso di valutazione differenziata i docenti e, in sede di scrutinio, il consiglio di classe attribuiscono voti che sono relativi allo svolgimento del P.E.I.; in calce alla pagella deve essere apposta l'annotazione: "La presente votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi dell'O.M. n. 80 del 9 marzo 1995"; quest'ultima annotazione non va riportata sul tabellone da affiggere all'albo della scuola. E' necessario che, nella scuola secondaria di secondo grado, la valutazione differenziata avvenga con l'assenso dei genitori. E' necessario il parere del consiglio di interclasse quando, nella scuola elementare, un allievo non viene ammesso alla classe successiva.

 

N.B.

Nella scuola dell'obbligo, le prove d'esame possono essere differenziate.

Nella scuola secondaria di secondo grado: gli alunni valutati in modo differenziato non possono essere ammessi agli esami di licenza, di qualifica, di maturità; le prove d'esame, per gli alunni handicappati, possono essere: diverse ma equipollenti a quelle degli altri candidati; effettuate in tempi più lunghi; sostenute con l'aiuto degli ausili necessari e con la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.

Nell'università, per il superamento degli esami, è consentito il trattamento individualizzato.