L’integrazione dei disabili nelle scuole,
una scelta di civiltà -
Trent’anni di esperienza tutta italiana
da
ScuolaOggi 15.11.2010
1977:
parte l’esperienza italiana
1982: uno specifico organico di sostegno
Disabili: dalla diversità
all’inserimento
Tra le vicende che
hanno caratterizzato i 150 anni dell’unità italiana, storicamente,
un rilievo va assegnato ai rapporti dello Stato con una parte di
suoi cittadini in età scolare in condizione di disabilità.
In questi anni di storia italiana, si passa dall’ esclusione e la
ghettizzazione di fine Ottocento, fino agli anni ’60 all’inserimento
nei primi anni ’70 fino all’integrazione nel ’77.
La formazione degli insegnanti: dalle
scuole di metodo ai corsi di laurea
In principio erano le
“scuole di metodo” previste per i docenti che si occupavano di
minorati della vista e dell’udito e, dopo, i corsi di pochi mesi di
“fisiopatologia e dello sviluppo fisico e psichico” del regio
decreto del 1928.
Gli anni ’70 segnano di nuovo il cambiamento: prima corsi biennali
per docenti di sostegno di tipo “monovalente” (solo per la vista,
l’udito e disabilità psicofisiche) poi in corsi “polivalenti” (per
tutte le disabilità) fino alla legge del ’77 che ha consentito anche
il finanziamento annuale di attività di formazione non specialistica
per gli insegnanti curricolari a sostegno dell’integrazione.
Solo nel ‘98 iniziano i corsi di laurea in Scienze della Formazione
Primaria e delle Scuole di Specializzazione per l'insegnamento nella
scuola secondaria.
Oggi anche questa modalità di formazione è superata in attesa
dell’avvio del nuovo sistema di formazione iniziale.
Quanti insegnanti?
Un insegnante di
sostegno per ogni 6 alunni (4 nei casi più gravi): era così nella
scuola elementare del 1977. Nella scuola media erano 6 le ore di
sostegno per ogni classe.
Passa da 1 a 4 il rapporto tra docente di sostegno e studenti
disabili nel 1982.
Nel 1997 le dotazioni organiche provinciali per il sostegno sono di
1 docente ogni 138 studenti.
Nel 2002 ai Direttori regionali viene data la responsabilità per le
‘assunzioni in deroga’ alla legge del 1997.
Nel febbraio di questo anno la sentenza della Corte Costituzionale
n. 80 del 22 febbraio 2010, individua i nuovi criteri, e abolisce il
‘tetto delle assunzioni’.
Quanti studenti?
Negli ultimi cinque
anni si registra un aumento di studenti disabili che frequentano la
scuola statale italiana: erano 172.114 nel 2006, sono 188.449
nell’anno in corso.
Fa riflettere il fatto che nella scuola secondaria di 1° grado, che
ha una durata triennale, ci sia un numero di disabili (57.816) che
non è proporzionale a quello della scuola primaria di durata
quinquennale (69.694)
Un dato rilevante è l’incremento (+35%) nella prosecuzione degli
studi degli studenti disabili che frequentano la scuola secondaria
di 2° grado. Dal 2006 a oggi sono passati da 39.558 a 47.033.
Le regioni: sfatati molti luoghi
comuni
Complessivamente, la
percentuale degli studenti disabili sul totale degli studenti si
innalza progressivamente ogni anno: quest’anno la percentuale è di
2,41. Nel 2006 era di 2,22.
Se consideriamo il dato relativo agli studenti disaggregato per
regioni (il riferimento è all’anno corrente, ma il rapporto è
costante negli anni), il risultato, che sfata molti luoghi comuni, è
di un sostanziale equilibrio tra le diverse aree del Paese.
Sfiora il 3% il Lazio, segue l’Abruzzo con il 2,8 %, poco sopra al
2,5% il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, la Sicilia 2,6%. In
linea con la media italiana le Marche.
C’è quindi da ritenere che le regole nazionali per la certificazione
dello stato di disabilità, pur identiche a livello nazionale,
vengano declinate in modo diverso nelle varie Regioni.
Gli organici
La legge finanziaria n.
244/2007, approvata durante il Governo Prodi, prevedeva nuovi
criteri per le certificazioni delle disabilità: 1 docente ogni 4
classi funzionanti nel 2006/07 come criterio per determinare i posti
complessivi (titolari e supplenti) per il sostegno - senza superare
il rapporto medio nazionale di 1 docente per 2 alunni disabili.
L’organico di diritto del sostegno (posti teoricamente disponibili
per le immissioni in ruolo) è portato entro il 2010/11 al 70% dei
posti complessivi del 2006/07.
Non sono più previste più assunzioni “in deroga”.
A febbraio di questo anno la sentenza della Corte Costituzionale ha
stabilito che il sistema ‘dei tetti’ è illegittimo, pertanto possono
essere effettuate immissioni in deroga.
Dalle leggi ai numeri: l’organico di
sostegno
Per tradurre le
prescrizioni di legge in numeri occorre risalire alle classi
teoricamente previste (organico di diritto) per l’anno scolastico
2006/07: 375.722.
La quota percentuale di questo organico (pari al 25%) è 95.930:
cifra che rappresenta il numerodi docenti di sostegno complessivo (titolari+supplenti)
che possono essere impegnati dall’anno scolastico 2008/09 in poi.
Mancano all’appello 3.803 posti
“stabili”, pari al 5,6% del totale
La legge fissa anche il
criterio per determinare la parte di organico “stabile”, quello che
si definisce di diritto, sulla quale la Corte Costituzionale non è
intervenuta.
Questo organico deve raggiungere, entro l’anno scolastico in corso,
il 70% dell’organico complessivo (95.930) ovvero 67.151 unità di
personale.
La previsione di legge non è stata rispettata, in quanto mancano
all’appello 3.803 posti “stabili”, pari al 5,6% del totale.
Questi posti
teoricamente disponibili per le immissioni in ruolo, sono stati
effettivamente assegnati? Dalla ricerca condotta dalla Uil Scuola
emerge che, pur aumentando la consistenza degli immessi in ruolo, il
Ministero ha evitato sistematicamente di “stabilizzare”, dal 2006 al
2009 ben 9.765 docenti, pari a oltre il 16 % dei posti disponibili.
Il personale precario: una lenta
diminuzione
Dopo il picco dell’anno
2006/2007, quando il personale precario (46.747) addirittura
superava il personale in ruolo (43.285) con la legge 244/2007 si è
avuta una progressiva diminuzione del precariato. Nello scorso anno
scolastico gli insegnanti di ruolo erano 53.848 rispetto a 35.316
precari.
Il bilancio del 2010
Il totale complessivo
dei docenti di sostegno si avvicina discretamente all’indicazione
data dalla legge n. 244/2007: 94.430 rispetto ai 95.930 docenti
previsti.
Nell’anno in corso, l’aumento complessivo di insegnanti di sostegno
è stato di 5.266 docenti in più.
Quanto al rapporto docenti di sostegno/studenti disabili è stata
complessivamente realizzata la previsione della legge 244/2007, che
prevedeva un docente ogni due studenti.